Milan – Inter: i cugini rovinano la festa di Suso

Le favole non hanno sempre un lieto fine… Questa volta Cappuccetto Rossonero se la vede bruttina.

I “cugini” , galvanizzati dal cambio allenatore, (ahi come lo temevo) creano occasioni da gol quasi piova acqua dal cielo. Altro che scala a Pioli! Picchiatori, pressatori, mastini.

Aggiungiamo la sosta, e il vento soffia dalla loro parte. Capaci di portare il primo pareggio casalingo al Milan! Niente closing nel derby…

Ci mancano le maglie simili a confondere un po’ tutti. Sarebbe stata perfetta quella maglia fluo Pepsi per i cugini in trasferta. Forse tattica: ma a favore di chi ?

Per i neroblu, abituati a perdere in continuazione, un pareggio è manna dal cielo: festeggiano addirittura come se avessero vinto.

E così sul più bello quando il finale sembra già scritto, arriva la beffa! Da non credere per i cuori rossoneri delusi e amareggiati.

Il pari ci può stare e rispecchia la partita ma, è il momento in cui è arrivato che fa male, lasciando l’amaro in bocca. Brucia come una sconfitta. E non mi vengano a dire che prendere un gol al 92’ equivale a prenderlo a metà partita…

D’altronde ad essere rinunciatari e coprirsi troppo presto con il piumone i rischi di subire gol aumentano. E la mischia nera trafigge gli young boys Loca – Gigio. C’è da lavorare sui finali di partita. Con più coraggio e attenzione la vittoria sarebbe potuta arrivare.

A fine derby solo la coreografia dei tre anelli rossoneri è il vero vincitore. La Champions verniciata sopra la nostra testa. Un tributo al trentennio d’oro del presidente Berlusconi.

Recita uno striscione: “Credo che un sogno così non ritorni mai più … Grazie presidente!

E dire che Suso con due autentici brillocchi aveva provato a trascinare la squadra. Gol di rara bellezza. Suso sulle tracce di Kakà. L’8 in Cina porta fortuna!

Il giovane gaditano è sempre più leader e bella scoperta di Rocco Maiorino.

Il Milan è Su – so più Jack. Sarebbe stato stupendo vedere un’altra perla di Locatelli, lui che ha il tiro da lontano nel sangue. Il terreno bagnato avrebbe aiutato.

L’amalgama dei rossoneri cresce di settimana in settimana. Cuore, unione, grinta plasmano una squadra di giovani, una SQUADRA ha fatto la forza.

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