Mai dire closing

Closing assente, squadra presente.

Avrà dovuto Montella ricorrere a pannelli fonoassorbenti per proteggere la squadra da tutto il trambusto intorno alla cessione societaria? La squadra in campo è apparsa distaccata.

Milan Chievo: altro che essere la prima partita del nuovo corso… Tutto in stand by, auspicando che si schiarisca la luce del tunnel davanti a Casa Milan.

Silvio come Pinocchio? Chi può dirlo? Altro che assistere alle puntate di Beautiful… La telenovela societaria si arricchisce di colpi di scena ed illazioni ma la verità resta nascosta dentro scatole cinesi. Le leggende metropolitane sono infinite. La speranza che la vicenda non assuma contorni ancor più grotteschi non abbandona i fedelissimi. Illuderli in continuazione a che pro?

Il bene della squadra è fondamentale, per intravedere un futuro roseo.

Dopo gli ultimi cinque anni di mercati da mendicanti cambierà finalmente qualcosa?

Ora come ora è il campo ad offrire gli spunti più interessanti. Peccato vedere pochi supporters riempire gli spalti.

Non sapete che spettacolo vi perdete, a cominciare dalle scarpette fosforescenti dei giocatori…

I Pandorini sono gli “imbucati” alla prima da maggiorenne di San Gigio! L’idolo dei tifosi, veterano, spesso con nonchalance fa il regista della squadra innescando possibili contropiedi.

Deulofeu negli spazi trova pane per i suoi denti sembrando Bolt. E’ diventato imprescindibile.

Da uomo misterioso Sosa fa sembrare facili le cose difficili.

Chapeau a Montella che sperimenta nuove geometrie a centrocampo: tante occasioni da gol sprecate e un Bacca mezzo vivo.

Chi si rivede?! El Peluca, Croce e delizia della squadra. Incredibile: quasi aiuta i compagni, ma tira un rigore spavaldo, regalandolo alla curva! Sbaglia i gol però segna su azione una doppietta. Sarà la rinascita?

Nel calcio esiste quel momento topico che semina ansia, chiamato rigore. I suoi risvolti sono molteplici. Alcuni possono pesare come macigni. Altri vengono assegnati per sport.

La caccia all’Europa resta apertissima…

La Dea ha fatto un Pit Stop. Prima che si creino ingorghi e tamponamenti è necessario che oltre agli orobici, rallentino anche le altre due senza freni, vicine al Milan.

Cinque anni fa, di questi tempi, l’Europa era ancora viva e tra patemi d’animo e birrette si raggiungevano i quarti. Ora la magra consolazione è provare a raggiungere l’Europa dei piccoli.

Se parla un grande ex rossonero ciò che dice non è mai banale. Per Ringhio Milanello era una scuola di vita e i giocatori dovevano pensare solo al campo. Poi qualcosa è cambiato.

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