Avere la fascia al braccio in tutti gli sport di squadra ha un valore immenso.
Essere capitano è un onere ed un onore; nella prestigiosa storia rossonera ha avuto l’investitura chi se la meritava davvero. Da Cesare Maldini a Rivera a Paolo Maldini, per citare i più grandi.
Carisma, personalità e attaccamento alla maglia: requisiti per diventare capitani.
La fascia non ha nè età, nè ruolo fisso in campo. Meritarla anzitempo è un dono di madre natura.
Il para mosche Gigio, estraneo al vociare intorno al suo nome, va per la sua strada.
Le lacrime e le ferite interiori di chi indossa con orgoglio la maglia, valgono più di mille parole.
Vogliamo vederlo al più presto con la fascia: lui, capitano dentro e fuori dal campo.
“Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi”.
Dal Camp Nou allo stadio maledetto è stata una settimana folle.
Come avrebbe dovuto comportarsi De Sciglio?
I corner si battono dentro la lunetta. Usare espedienti per vincere è scorretto: purtroppo questa è una brutta abitudine.
Chi li ha visti, gli orobici a Milano ?
Portare a casa il passaggio del turno per il PSG e ottenere un punto per il Milan, sarebbe stata una bella iniezione di fiducia e autostima.
Giocare con l’aiuto del referee, pronto a coalizzarsi con i più forti, non è contemplato dal regolamento del gioco del pallone. Caduta di stile gobbo.
Sbaglio o in questa stagione più di una volta la squadra rossonera ha finito le partite in inferiorità numerica? Caso?! A Torino episodio tre volte dannoso.
L’insicurezza della coppia Massa – Doveri nuoce gravemente alla salute.
Il punto perso senza logica non dovrà falsare il campionato rossonero.
Rischiare d’essere cornuti e mazziati: Bacca, paladino della patria, rischia la beffa.
Il clima e la tensione tra amici ricordava le serate di Champions.