Se ad Atene il brodino rossonero insipido non era stato digerito, al Mapei Stadium la minestra era digeribile! Atene ni, Sassuolo sì!
Altro che chiudere la qualificazione europea in anticipo e rievocare dolci ricordi delle finali. Anche in Grecia come spesso recentemente, il primo tempo non siamo scesi in campo!
In Europa League si potevano contare sulle dita di una mano i tiri in porta, anzi oltre al palo di Montolivo, il nulla. Invece in Emilia più occasioni.
Non siamo passati dalle stalle alle stelle ma si è vista una lenta ripresa.
Ansia, nervosismo e paura di sbagliare erano i padroni anche nell’avvio al Mapei Stadium. La mancanza di gol oltre che di gioco aveva tolto certezze al gruppo. L’autostima si era persa.
Finalmente un Milan corsaro si libera del blocco psicologico e porta a casa il compitino con un 6 stiracchiato.
Al giorno d’oggi accontentiamoci della vittoria tra culatello e tortellini: in passato siamo stati maestri nel risvegliare squadre più morte che vive. I neroverdi sono ufficialmente allo sbando.
C’è un faro che illumina e trascina la squadra: è Suso. Quando non lo bloccano è imprendibile e regala diamanti preziosi beffa-portieri.
Kalinic si diverte giocndo a nascondino con i piastrellisti locali…
Chissà quando anche Andre Silva inizierà a segnare in serie A ? Per vederlo titolare dovremo aspettare che Kalinic si prenda una bronchite!
O qualche altro gol con il Portogallo potrebbe scalfire le gerarchie di Montella? Il numero 9 sarà giovane ma se non gioca mai, non potrà esplodere. Il talento c’è, non lasciamolo marcire in panca.
Certo, se centrocampo e attacco lasciano ancora a desiderare, i margini di crescita ci sono.
Giocando in velocità e aprendosi sulle fasce, arrivano sprazzi isolati di bel gioco. Si può dare di più senza essere eroi.
Il detto “Vincere aiuta a vincere” sarà veritiero? Crescerà finalmente l’autostima nel gruppo ? Suso su Instagram sarà stato profetico ?
Nella scorsa stagione il cuore sopperiva alla mancanza di talento e alla rosa mediocre. Memorabili il 4-3 vs Sassuolo a San Siro e la vittoria a Bologna in 9 contro 11.
L’esame post sosta o verrà affrontato con lo spirito da Vera Squadra, come se fosse la partita della vita, o sarà un passo indietro.
Una citazione d’obbligo va fatta per l’addio al calcio del grande regista Pirlo. I 10 anni trascorsi al Milan sono costellati da lanci illuminanti, da “maledette” e tanti trofei in bacheca.
I rossoneri non hanno ancora trovato l’erede di Trilli. Quando succederà sarà un bel giorno… E pensare che Pirlo era arrivato in sordina. La grave pecca è non averlo visto finire la carriera dove ha vinto tutto.
…anche se del Pirlo rossonero sembra non ricordarsene nessuno, vale solo quello dalla Juve in poi!
esatto…
Pazzesco come del Pirlo rossonero si sono dimenticati tutti!
Il bello è che in rossonero è diventato grande con il nostro Carletto e ha vinto trofei prestigiosi. Alla Juve ha svernato dopo essere arrivato al TOP in rossonero…
Pirlo è cresciuto a Milano,al Milan…per poi finire a Torino,ma gente del genere,meglio lasciarla dire e parlare,senza perdere troppo tempo.
Forza Sempre Grande Milan!
Hai ragione Filo!! Al Milan è diventato un grande giocatore…
Peccato si sia rovinato finendo a Torino!
….adesso testa al campionato e saremo obbligati a portare in cascina almeno 9 punti…
provare a vincere a Napoli,squadra battibilissima,peccato al San Paolo!
Testa al campionato…
Proviamo a portare in cascina punti preziosi!!
E’ ovvio che siamo tifosi rossoneri: ci dobbiamo accontentare con vincere al Sassuolo. Ma a questo punto, Pirlo o non Pirlo, dovremmo finirla con vivere di ricordi. Dobbiamo risorgere!! Il commento fatto su Andre Silva serve anche per Patrick Cutrone e altri meritevolissimi giocatori che stanno accumulando polvere in panchina!!! Forza Milan!!
Sono pienamente d’accordo cara Silvia.
Non si vive di soli ricordi. È ora di risorgere.
E non dobbiamo lasciare mezza squadra a fare polvere in panchina!!!
Forza Milan sempre