Il Diavolo Veste Il Pipita

Adelante Milan.

Un cielo azzurro terso sopra San Siro, sembra primavera.

In mostra c’è un Milan sciolto e disinvolto, anche se forse potrebbe applicarsi un po’ di più.

Quelle palle gol capitate a Higuain…. Kalinic le avrebbe studiate bene, per provare magie inutili!

A tutto Pipita: letale l’argentino; ecco l’importanza di avere un vero bomber.

Un campionato fa ci lamentavamo per l’assenza di qualcuno che contro le piccole la buttasse dentro…

La leadership di Higuain: carismatico, coinvolge tutti i compagni e si sente al centro del progetto.

L’intesa e la complicità Suso-Pipita si stanno affinando. Due assist dello spagnolo ed è doppietta.

I gialli: Gonzalo, qui non sei sotto la mole, stai attento.

Tre cardini del nuovo Milan: Gattuso, Higuain e Suso.

Da citare anche un super Igna- Ignazio!

Il faro Biglia, migliore in campo, illumina i rossoneri. Centro di gravità, silenzioso e fondamentale, cuce, detta i tempi.

Jack, più bel festeggiamento, per le 150 in rossonero, non c’è.

Gigio: disoccupato.

Piccolo neo  è ancora una volta il turco da ritrovare: Calha depresso, sottotono.

E poi… la maledizione dei gol subiti: castigati addirittura da un giocatore più anziano di me!

Fondamentale tornare a fare i tre punti in casa, salgono il morale e la fiducia.

Clima festoso a San Siro, non sembra vero essere avanti di tanti gol e soffrire il minimo sindacale.

Una bella cornice di pubblico ospita la sfida contro gli ultimi.

Tra i tanti tifosi presenti, i bambini hanno emozioni speciali da raccontare.

Che gioia seguire il piccolo Ale, grande cuore rossonero, in estasi per la prima a San Siro.

Tra lui e il suo papà…. difficile scoprire chi sia più felice!

Cugini grandi protagonisti tra nozze bolognesi e, poco lontano, scherzi a sorpresa pre derby.

La Spal avrebbe potuto impegnarsi di più. Rigore buttato al vento e finale all’aria.

Ora testa e cuore al derby. In questa lunga pausa prima del confronto argentino, l’attesa sembrerà durare un’eternità. Che tensione.

Il Pipita vivrà la sua prima stracittadina, preparandola con chi queste partite le sentiva nel fegato e non dormiva la notte.

Carichi a 1000, tutti uniti con un solo grido: Forza lotta vincerai non ti lasceremo mai.