Arrivederci Europa, Ci Mancherai!

Caro Milan, fa effetto non vederti nella prossima urna dei sorteggi europei!

Eravamo abituati a trovarti qualificato primo nei gironi europei. Oggi non arrivare nemmeno secondi fa venire mal di stomaco a noi tifosi.

Babbo Natale Milan porta in anticipo i regali di Natale ai greci e a sè un 119 esimo compleanno da dimenticare.

Un girone sulla carta abbordabile, da superare comunque, è diventato una trappola per diavoli agonizzanti.

Forse quest’Europa, riconquistata in tribunale, non ci apparteneva veramente!

Il percorso in realtà non è andato mai in crescendo… è stata un’Europa League con il Milan sempre sull’orlo di un burrone.

Squadra quasi sempre in svantaggio, troppi gol presi e troppe partite sotto tono.

Che almeno serva da lezione per la serie A.

Pochi alibi: il girone ce l’eravamo complicati da soli venendo surclassati dal Real Betis e dal “pluri titolato” Dudelange a San Siro.

Giocarsi la qualificazione all’ultima giornata è da autolesionisti, per di più cercando il punticino.

E, come la storia insegna, giocare per controllare il match ha portato al più nero degli scenari.

Fare due gol all’Olympiacos era il minimo!

Rino, Cutrone andava tenuto in campo fino all’ultimo minuto!

Avrebbe fatto salire la squadra e tenuto palla, magari facendo il gioco della bandierina, alla Pippo.

Ma l’incredibile sentenza UEFA era già scritta… altro che aspettare post Atene!

La tragedia greca ferisce più duramente della vera sentenza UEFA.

Se qualche mese fa l’UEFA aveva provato a buttarci fuori dall’Europa, stavolta di riffa o di raffa ci è riuscita.

Se poi alla mancanza di una mentalità vincente e all’assenza di un leader, uno a caso, anche l’arbitro non è all’altezza….

“Quando il gioco si fa duro, i campioni…”

D’altronde, le sensazioni che serpeggiavano tra i rossoneri, a poche ore dal match, non erano delle migliori…

Conoscevamo bene i nostri “polli” e temevamo forse più di loro la partita decisiva.

Ai tempi di Maldini e top player in campo avevamo già vissuto ribaltamenti di fronte. Perciò con la squadra evergreen avevamo raddrizzato ancor di più le antenne.

Il pessimismo cosmico è deflagrato nella bomba del bye bye Europa.

Indubbiamente il confronto con l’Arsenal della scorsa stagione non ha ancora fatto crescere questo gruppo.

Ne ha da fare di strada per diventare maggiorenne e fare il salto di qualità.

Comunque Gattuso, nel post gara, pur con la rabbia in corpo, ancora una volta ha dato prova di lucidità e sincerità. Tanto di cappello. Merce rara allenatori così.

Archiviamo questa piccola Europa e rituffiamoci anima e cuore sul campo nostrano.

Cerchiamo intanto di sistemare bilanci e sponsorizzazioni, in modo da essere in linea con l’UEFA!

Forza Milan

 

 

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