Quale Futuro Per Il Milan Che Verrà ?

Noi che… c’eravamo e ci saremo sempre,

ci abbiamo creduto fino agli ultimi secondi dagli altri campi… cullando il sogno Champions anche per un compleanno speciale!

Vedevamo vicino in linea d’aria l’anno del ritorno tra i palcoscenici amici.

Bramavamo un lunedì rigenerante e invece ci ha scosso una tranvata!

Noi che prendiamo solo botte sui denti; mai che ci arrivi una gioia dagli altri,

i pazzi che pazziano meno del solito e Berardi guastafeste fanno passare una notte insonne, da incubo.

Noi che soffriamo tanto allo stadio o sul divano,

e ci aspetteremmo… di vincere facile.

Noi che avevamo come regola le partite alle 15,

e ora viviamo il calcio spezzatino, deciso dalle tv e senza arte nè parte.

Noi che siamo cresciuti negli anni 90, con il Milan degli Immortali,

e ora siamo obbligati a fare mercato con rigidi paletti scordandoci i top player!

Eppure era nel nostro DNA ambire alle finali della magica Coppa! Chissà quando riassaporeremo notti così elettrizzanti?

Noi che siamo cresciuti a caviale e champagne….

Ora pane e acqua ci sono indigesti.

Sembra di essere finiti, senza un vero perché, in esilio su Ellis Island.

Noi che per una virgola, tra complicità nostra, e sviste arbitrali,

cresceremo a passo di lumaca! “No pain, no gain”.

Noi che dal maggio 2013 non vediamo l’alba e viviamo sulle macerie dell’era Berlusconi, da provinciali,

ora fatichiamo a trovare l’anno zero e soffriamo gli effetti del fairplay finanziario.

Noi che siamo scesi dal paradiso al purgatorio in poche stagioni

e passati dal sogno all’incubo in una notte, anzi in pochi minuti….

Ora ci aspettano una nuova estate di passione e chiarimenti riguardo al nostro futuro e alle possibili sanzioni UEFA.

Vorremmo un progetto a lungo termine e tornare presto a competere per i primi posti.

Sarà finalmente arrivato il vero anno zero? Voltiamo pagina di un libro che ne ha viste tante di never ending story.

Sarà ancora un’estate sotto sopra? Di terremoti ne abbiamo sentiti già tanti sotto l’erba verde.

Il Milan che verrà dovrebbe, a livello dirigenziale, avere un assetto definito.

Saranno altre settimane chiave, dove si giocherà la partita decisiva per il nostro futuro: dobbiamo tornare ad essere il Milan.

I 68 punti finali non devono essere un punto d’arrivo, ma devono fungere da stimolo per la ripartenza.

Bisogna caricarsi sule spalle la responsabilità nei confronti di una tifoseria encomiabile in questa stagione: il dodicesimo uomo.

E i piccoli rossoneri, che ancora non conoscono un Milan vincente, devono poter sognare e non possono più attendere.

Difendiamoli dall’abbaglio di altri colori nocivi per la loro salute!

Forza Milan, con il diavolo sempre nel cuore.

 

 

 

 

 

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3 Comments

  • E se ci sarà un nuovo allenatore spero non sia un altro milanista! Non posso accettare che vengano insultati, sbeffeggiati, umiliati altri vecchi cuori rossoneri!

  • Prevedo tempi buoi. L’Arsenal di Gazidis prendeva giovani promettenti e li rivendeva; bilanci in attivo ma zero titoli, o quasi, ….a galleggiare tra metà classifica e zona europa league. Adesso non c’è più lui e l’Arsenal ha cambiato strategia, ha comprato bene e d è tornata a lottare per traguardi importanti.
    Ora Gazidis ce l’abbiamo noi, Elliot ha fatto questa scelta per avere una società sana che non gli dia problemi e che porti profitti…i fondi d’investimento fanno questo ristrutturano per rivendere bene.
    Ci rimettiamo noi tifosi che per alcuni anni avremo ben poche soddisfazioni.
    Quest’anno solo per Gattuso, Maldini e Leonardo San Siro era quasi sempre pieno….non hanno fatto i conti con il fatto che non siamo in Inghilterra, qui la gente non va allo stadio se non crede nel progetto (non parlo delle curve e dei tifosi irriducibili ovviamente).
    Staremo a vedere cosa accade e portiamo pazienza, ancora una volta.

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