Quando il piccolo Diavolo diventerà grande e imparerà ad essere concreto e ad ammazzare le partite, sarà un bel momento, ma potrebbe essere troppo tardi.
Avremmo dovuto divorare gli Estensi ma qualche dormita collettiva e il piedino corto hanno avuto la meglio e così, anziché fare 31 abbiamo fatto 29: quando c’è da compiere il passo decisivo e svoltare, cadiamo.
Intanto, dopo un lungo apprendistato arrivano sprazzi di luce da Paquetà; se solo avesse più precisione!
Un mare di tiri collettivi come non succedeva da tempo ma a che pro se la mira è sempre fuori dallo specchio? Così difficile capitalizzare?
A vedere la mole di gioco creata la partita sarebbe dovuta finire 5 a 2 per il Milan ma continua a mancare una dose abbondante di qualità e… quella sana malizia!
Con un centravanti alla Sheva, Pippo, o Van Basten avremmo buttato dentro la palla; al giorno d’oggi l’ingresso di Ibra serve solo a dare una scossa e favorire una mezza rimonta.
Piccole o grandi squadre segnano bei gol e qualcuna addirittura con punteggi tennistici. Viene da pensare che ai ragazzi gioverebbero sessioni di allenamento mirate e intensive, dedicate a corner e tiri nello specchio.
A Ferrara non ci sono più soldi per i raccattapalle? O non erano compresi nel pacchetto post Covid?
Perditempo e per di più macellai, a partire dall’intervento cattivo sulla caviglia di Theo: dai divani avevamo subito intuito che il fallo fosse da rosso!
E poi vorrei capire che senso abbia permettere ad un allenatore espulso, vedi Di Biagio, di arringare con ancora più foga i propri giocatori dalla tribuna anziché dalla panchina.
Dopo aver temuto il peggio, portiamo a casa un punticino che non è né carne né pesce.
Più fortuna che anima la Spal: sembrava scritto che la partita fosse stregata e che solo quando vedono il Diavolo gli avversari trovino il gol della vita: altre 90 volte il pallone finisce in curva. S.O.S. esorcista!
Come ogni anno ci troviamo nel momento decisivo della stagione a recriminare sulla mancanza di continuità e sulla sofferenza che ci provocano le piccole squadre, incubi ricorrenti: dal Benevento, al Frosinone, alla Spal.
Saremo anche giovani e mediocri, con poca esperienza e pieni di limiti ma mi volete spiegare come mai il VAR, quando si tratta del Milan, sia usato comunque sempre a discrezione arbitrale?
Aveva forse fretta Mariani per rinunciare ad andare a vedere il VAR al 120 esimo minuto. Solo qualche mese fa in una semifinale di Coppa Italia a San Siro, nei minuti di recupero, l’arbitro andò al VAR, senza farsi problemi…
La classifica è corta: dietro di noi non perdono terreno, per di più in appena 9 giorni ci aspetta un trittico mica da ridere!