Arrivederci Magico Milan

Quante emozioni fa vivere il calcio in pochi mesi, quanto susseguirsi di altalenanti stati d’animo: scoprire com’è facile cambiare vedute!

Un’estate fa Giampaolo sembrava la scelta vincente e decisiva per l’agognata svolta; poi è bastato meno di un mese di campionato per capire che Giampaolo non era il gemello astrale di Sacchi.

La dirigenza dovette ricredersi riguardo al progetto di bel calcio da sviluppare con lui: forse solo con giocatori ad hoc qualcosa sarebbe potuto succedere.

Poi una notte di ottobre mi svegliai… e finalmente Giampaolo lasciò il posto al traghettatore, al tecnico della rinascita post lockdown arrivato tra lo scetticismo generale.

Se il piazzamento finale è solo il sesto posto qualche merito va anche all’avvio burrascoso: troppe insicurezze e punti regalati!

Ci sono voluti alcuni cambi nella rosa, l’arrivo di un giovane vecchio e addirittura un nuovo corso per raddrizzare in parte la stagione.

Da gennaio il nostro agnellino Zlatan ha dato la vera scossa all’ambiente, svegliando i compagni e arrivando lui stesso a quota 10 gol in serie A, alla veneranda età di 38 anni!

Peccato che, nonostante un grande orgoglio rossonero comparso nel finale di stagione, ci resti tanto rimpianto per la partenza al rallentatore.

I segnali incoraggianti erano arrivati post pausa forzata da Covid-19, grazie ad un gruppo finalmente pimpante.

Dispiace che proprio allora si fossero svuotati gli stadi. Riuscirà nel futuro prossimo l’auspicabile effetto tifosi a mantenere l’alchimia?

Difficile dare un voto complessivo a questo gruppo, passato su un vero e proprio ottovolante. Se si pensa poi che senza lockdown si sarebbe forse rischiata l’ennesima rivoluzione in panchina…

Ora che, senza dirlo a voce troppo alta, la continuità sembrerebbe essere un punto cardine per la ripartenza della nuova stagione, non sprechiamo quanto di bello abbiamo creato.

La spina dorsale della formazione tipo sembrerebbe definita: per ambire però a posizioni degne della maglia che indossiamo, questa base da sola non basta ma va ritoccata con pennellate di classe.

In questo breve mercato sarà necessaria tanta oculatezza per scovare giocatori funzionali al gioco e alle caratteristiche della squadra, con doti importanti.

Le mosse da parte di Maldini hanno fino ad ora dato esito positivo: mi fido di te Paolo, capitano di lungo corso… perdonandoti l’abbaglio per il Mister di un’estate fa!

Oltre a tutto sembra che l’unità d’intenti stia tornando anche in società e questo sarebbe un plus importante per dare fiducia all’ambiente, anche davanti agli occhi dei media.

Il 2020, oltre ad essere l’anno della clausura surreale, sarà davvero l’anno zero del nuovo Milan?

Negli occhi e nel cuore due mesi di calcio propositivo, divertente, come non capitava da anni, con la speranza che a settembre la memoria a breve termine dei giocatori sia ancora attiva.

Chissà quando potremo tornare a vivere live le vere emozioni che solo San Siro trasmette?

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4 Comments

  • Carissima Marta e amici: verissimo tutto quello che dici. La cosa che mi fa male (devo confessarlo) e’ avere perso a Bonaventura. Per me’ era bravissimo!!! Buon resto di state a tutti!

  • Bell’articolo Marta! In quanto adesso ai rinnovi di quelli che ci hanno aiutato ad emergere e a terminare in crescendo, a parte l’ attesa di Gigio e Zlatan, vorrei che anche Jak Bonaventura continuasse con noi. Le sue lacrime a fine partita mi hanno colpito. Spero vivamente che possa restare. Jak e’ uno di noi!

  • Urge un Theo sulla fascia destra…una punta che faccia rifiatare Ibra o Rebic…e la certezza del rinnovo di Gigio. Mister Pioli potrà lavorare dall’inizio , il gruppo è forte e motivato.
    Noi prima o poi torneremo sugli spalti ad incitare i ragazzi….e saremo il 12esimo uomo.
    #sempremilan

  • Ricominciamo da dove abbiamo lasciato, magari con qualche innesto giusto e incrociamo le dita …sono troppi anni che speriamo nell’anno 0!

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