A Presto Europa

Pioli coach autentico, motivatore, contro il Manchester ha provato, ancora una volta, a trainare il gruppo, seppur contato nei minimi termini.

Il gioco come cardine del suo lavoro, anche quando la formazione non può che essere risultato di un algoritmo. Diciamoci la verità: soprattutto in attacco solo Frate Indovino avrebbe potuto risolvere il rebus.

In Europa si gioca proponendo calcio, e noi abbiamo provato, come vuole il Mister, ma non è bastato. Il margine di errore in queste sfide è davvero minimo: il passato ci insegna che, quando si tratta di dentro o fuori, una sola piccola disattenzione può essere fatale.

A quel punto o hai  giovani, ma in formissima, o hai top player e le abilità per rimetterti in carreggiata, oppure saluti i sogni accarezzati. Un gol bello che avrebbe potuto indirizzare l’esito del doppio confronto l’avremmo anche realizzato ma… Da lì la strada è diventata più ardua. Quella rete mi è rimasta strozzata in gola e non solo…

Remind per il futuro: per andare avanti nelle eliminazioni dirette ci vuole un briciolo di attenzione in più e una sana cattiveria sotto rete. Noi che fino a dicembre 2020 eravamo maestri nel segnare, dobbiamo tornare cinici. Con un uomo d’attacco in più in panchina, ce la saremmo giocata per davvero. I Red Devils hanno pescato l’asso nella manica, una vecchia conoscenza del nostro campionato che con un lampo ha indirizzato la qualificazione.

Comunque non ci hanno preso a pallonate, tra andata e ritorno. Il blasone del Manchester questa volta  resta nel nome e ahimè nel passaggio del turno.

E mentre la cavalcata europea finisce troppo presto, concentriamoci subito sull’obiettivo nostrano: meritiamo di raggiungerlo, dopo una stagione da veri eroi, contro ogni avversità.

Rimarrà come esperienza da mettere nel bagaglio per la crescita di questi giovani. Abbiamo gettato le basi per iniziare un nuovo ciclo e la nostra coppa amata chiama all’appello, promettendo notti emozionanti.

Ibra, scusa, ma era proprio necessario tornare in Nazionale? Già siamo contati e stai giocando con il contagocce, tra un infortunio e l’altro… Ora, soprattutto alla tua età, avresti fatto bene a rimanere a Milanello a prepararti per il rush finale.

Per tornare alle vicende nostrane non posso non spendere due parole sulla questione ATS – rinvio partite… Il protocollo ormai è andato a farsi benedire, altro che quando il Covid colpiva i nostri giocatori.

A Casa Milan è d’obbligo finalizzare tutte le prossime occasioni da gol per poi non avere alcun rimpianto: 11 partite per raggiungere il traguardo a partire da Firenze dove dovremo stringere i denti.

C’è da sperare che con più minuti nelle gambe possa migliorare la condizione dei giocatori al rientro post infortuni, vedi Calhanoglu e Ibra.

Due note a margine sul mercato che verrà: Tomori va riscattato assolutamente e un attaccante di livello sarà fondamentale come investimento.

 

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2 Comments

  • Hai pienamente ragione Marta,
    il gol di Kessie annullato all’andata ha pesato e come…..
    L’eliminazione brucia ancora ma comunque andiamo avanti fiduciosi con i nostri ragazzi che per il prossimo futuro fanno ben sperare.
    Tomori va riscattato anche se richiederà un grande sforzo economico, giocatore abbiamo visto troppo importante x la difesa rossonera .
    Poi secondo me servirà un centravanti ed un laterale offensivo dx per completare la rosa .
    Ma in questo momento è fondamentale recuperare il vero Chalanoglu , quello che abbiamo visto l’anno scorso , trequartista capace di fare la differenza .
    Stasera a Firenze servirà una grande prestazione.
    FORZA MILAN !!!

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