Italia Di Rigore

Wembley tinta d’azzurro ha il suo fascino: torniamo a vivere grandi emozioni che ci portano indietro nel tempo, ai giorni del Mondiale 2006 in Germania. La conquista dell’Europeo contro l’Inghilterra, a Londra, in uno stadio a forti tinte british, è il massimo che si potesse chiedere.

C’è da dire che l’Italia per gran parte dell’Europeo ha cercato di mostrare un calcio propositivo. Un gol preso a freddo in finale avrebbe potuto tagliare le gambe a chiunque. Ma gli azzurri non sono andati in panico, anzi, hanno raddrizzato la sfida e hanno raggiunto un grande traguardo con orgoglio e determinazione. Sono queste le doti che premiano nello sport come nella vita.

Le finali spesso per loro natura non regalano un gioco spumeggiante: troppo alta è la posta in gioco. Anche in quest’occasione ha prevalso la tattica e gli inglesi dopo un inizio a spron battuto, hanno poi rinunciato a giocare. Loro, buoni picchiatori, con tre passaggi arrivavano nella nostra area mentre noi sembravamo lenti e macchinosi.

Dopo tutto abbiamo toccato il cielo con un dito grazie ad un gruppo unito e solido anche senza grossi campioni: una perfetta alchimia di uomini e valori. La chiave di volta è stata l’idea di Mancini di cambiare in corsa la squadra e giocare con il falso nueve.

Un plauso particolare va proprio al Mister che, con coraggio, dall’inizio ci ha fatto credere nel sogno azzurro, ricostruendo tutto dalle fondamenta.  I ragazzi amano ripetere d’essersi sentiti una vera famiglia.

Il Mister ha ridato dignità ed e identità ad un gruppo che le aveva smarrite: dal baratro dell’Italia fuori dai mondiali con la precedente gestione tecnica, al trionfo all’Europeo, in pochi anni.

In questa vittoria c’è tanto di Spinazzola, che, come promesso, era presente anche con le stampelle alla finale: ognuno ha dato il suo contributo.

Mancini ha voluto con sé l’amico Vialli e quell’abbraccio commovente e liberatorio sul prato di Wembley vale più di mille parole. E pensare che Donnarumma non si era nemmeno accorto d’aver fatto la parata decisiva!

Nelle difficoltà e nei momenti critici noi italiani troviamo la forza per andare avanti: guai a consideraci finiti. Come nel 2006 in piena calciopoli, così ora con una pandemia in corso ci siamo compattati. Per non parlare del volano che può rappresentare questo trionfo calcistico per l’economia nazionale: un’iniezione di adrenalina!

Gli inglesi dal canto loro hanno perso sotto tutti i punti di vista, e che dire del loro rinomato fair play? Dai fischi all’Inno di Mameli alla medaglia tolta con sdegno! Vadano a lezione dai Maldini, dai Baggio che hanno indossato con onore anche i secondi posti vissuti nelle loro prestigiose carriere. Inevitabile poi un parallelo con il nostro Berrettini che, con legittimo orgoglio, solleva l’argento di Wimbledon.

Oltre a tutto gli inglesi non dovrebbero lamentarsi…  avendo voluto la Brexit: non sarebbe stato così legale vincere un Europeo! L’Europa agli Europei: come suona bene “Is coming to Rome”!

Il loro forse un po’ troppo azzardato ottimismo ricorda il Barcellona in finale di Champions nel 1994 con Cruijff che si faceva fotografare con la coppa alla vigilia. Sappiamo tutti chi l’alzò alla fine.

Ecco a voi una nuova edizione delle notti magiche! Forza Italia, torniamo a far sventolate l’amato tricolore.

Ora Mancini avrà il compito di portarci ai Mondiali in Qatar, proseguendo il cammino fin qui intrapreso con valore.

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4 Comments

  • Carissima Marta: l’unica cosa che veramente mi dispiace e’ che il nostro grande tifoso, Orazio, se n’e’ andato senza vedere l’Italia campione dell’Europa. E ti dico che come milanista, sono rimasta colpita dal duo Chielini-Bonucci. Sembrano giovanotti!!

  • Complimenti Marta !
    Grandissima Italia !!!
    Bravissimo Mister Mancini che personalmente mi ha stupito, da elogiare anche il Presidente Gravina che ha creduto fermamente nel tecnico di Jesi mentre molti (compreso il sottoscritto) erano all’inizio parecchio scettici sulla sua scelta …
    Fra i migliori della squadra azzurra il ns. ex portiere Gigione Donnarumma che ha dimostrato di essere il n*1 al mondo nel suo ruolo ma come hai detto te la vera forza è stato il gruppo , senza primedonne ed eccessivi individualismi.
    Forza Azzurri e sempre FORZA MILAN !!!

  • Una bellissima nazionale, capace d’imporre il proprio carattere in un campo MOLTO OSTILE e privo di CIVILTÀ, dall’inno fischiato, alle medaglie rinnegate, come se avessero un nemico d’ annientare, non un’ avversario che condivide la stessa passione SPORTIVA . La mia più grande ammirazione va al gruppo e al mitico DONNARUMMA che è riuscito a farsi trovare in una forma strepitosa, tanto da mettere in ombra calciatori più RINOMATI, tale da essere premiato come MIGLIOR GIOCATORE del torneo.

  • Grande Marta!
    Una vittoria difficile da pronosticare, ma una marcia trionfale fino alla fine battendo la perfida Albione che aveva rubato (per me e per loro ammissione) la finale ai valorosi danesi di Capitan Kjaer.
    Come ha detto bene Bonucci devono mangiare ancora tanta pastasciutta questi inglesi, altro che togliersi la medaglia d’argento…
    Ma dopo la Brexit cosa ci fanno ancora in Europa?! Troppo comodo!
    Vogliamo scozzesi e irlandesi che si riconoscono nell’Europa e hanno festeggiato con noi….
    Per il mondiale speriamo di trovare un centravanti di razza, aspettando Raspadori.
    Bravo Mancini a creare il gruppo; noi italiani se la smettiamo di fare i furbi e ci uniamo siamo fortissimi, come tutte le avversità ci hanno insegnato.
    Un abbraccio, buona estate.
    Rubello

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