Parlami D’Amore Giroud

Giroud Pioli

Maradona gremito a festa!

E così in una fredda notte di fine inverno, all’ombra di un Vesuvio bianco a sorpresa, in un colpo solo la premiata ditta Pioli – Giroud scaccia rispettivamente il tabù Spalletti e il tabù trasferta.

Sarà stato anche merito del totem ritrovato? Ora qualche sua zampata non ci dispiacerebbe.

C’è da dire che Pioli aveva messo benissimo la formazione, con il centrocampo folto. La strategia e la tattica del Mister hanno dato i frutti desiderati imbrigliando i partenopei.

Proprio il nostro centrocampo in grande spolvero ha fatto la differenza con un Bennacer d’annata e i compagni a supportarlo. Fisicamente sembriamo in ripresa.

Con una partita di spessore e di responsabilità, compatti e determinati, abbiamo avuto la meglio su un organico di tutto rispetto e con un potenziale enorme.

Un Milan corsaro riesce ad espugnare Napoli!

I moschettieri rossoneri resistono e D’Arta – Giroud li infilza con un gol alla Pippo: al posto giusto nel momento giusto.

Olivier ha l’istinto: è un killer strepitoso, un rapinatore d’area. Segna nelle sfide che contano… un minimo!

E pensare che era di fresca contusione. La mossa del coraggioso numero nove, il suo rientrare dal fuorigioco è stata la cosa più saggia di questa partita.

Se poi addirittura Theo, spesso in passato distratto in difesa, si immola con due salvataggi, allora è come se avesse fatto due gol.

A salvaguardare le retrovie la saracinesca francese e i due centrali, non proprio veterani, che hanno irretito i guizzi della banda Spalletti.

Il Napoli puntava sulle giocate per Osimhen e sui colpi di classe dei suoi campioni, mentre i rossoneri si basavano più sul collettivo e sul gioco corale.

Ahi, ahi Spalletti: quei commenti velenosi sulle questioni arbitrali non ti fanno onore.

Qualcuno insegni a Saelemaekers a prendere la porta; non è il suo primo tiro gettato alle ortiche. In compenso sulle seconde palle siamo spesso arrivati prima noi.

Ci piace vincere gli scontri diretti: raramente il Milan sbaglia atteggiamento in queste sfide, mettendoci personalità e intensità!

Ora sarà fondamentale trovare concentrazione con le piccole, rimanendo sempre vigili e sul pezzo come a Napoli.

Per poter sognare e continuare a crederci, dovremmo riuscire a superare i nostri limiti, confermandoci contro avversari sulla carta facili ma in realtà ostici.

In tutto ciò non dispiace che i ragazzi rossoneri facciano a gara per imparare velocemente l’italiano: da Giroud a Tomori a Maignan…

Florenzi con il post “La vittoria che ha un solo nome: il gruppo!” si sente appieno parte della famiglia e certifica cosa conti di più.

Bello vedere al fischio finale Maldini, dirigente felice. abbracciare il gruppo in campo.

Dal Pressure Test al Maradona agli Invention Test sul nostro cammino: lì si capirà se saremo davvero diventati grandi.

Godiamoci il momento in attesa che scompaiano gli asterischi dalla classifica.

 

 

 

 

 

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5 Comments

  • gran bella serata , ci voleva proprio con interisti e gobbacci che gufavano contro !!!
    mi permetto solo di segnalare l’immensa partita di Kalulu che non ha fatto rimpiangere Romagnoli , anzi… lo terrei titolare anche nei prossimi match !

  • Bene ieri al netto del gol mangiato da Stanlio Saelemaekers che non permette di essere in vantaggio negli scontri diretti. La società deve ( non dovrebbe) acquistare qualche campione affermato tra cui una punta giovane da 20/30 gol a stagione. La politica del braccino corto ci condanna ad essere buone comparse ma nulla più. Il Milan ha il DNA e una storia gloriosa e non può essere gestito come fosse lo Scarsino di Sotto il Monte o il nuovo Arsenal dove le BIG si contendono i giocatori migliori che ci salutano a parametro zero. Si gioca per vincere trofei e campionati e non per belle figure se sei il Milan ❤️🖤

  • Pioli ha schierato una squadra con il 4/3/3 che ha sorpreso il Napoli, imbrigliato nella manovra del centrocampo rossonero. C’è da dire, a onor del vero, che di gioco se n’è visto ben poco e abbiamo avuto il vantaggio di non subire l’assegnazione del rigore ( che c’era ) a favore dei partenopei.
    Note positive, Kalulu e Tomori pilastri difensivi, Bennacer determinante. Inqualificabile la presenza di Kessie, perfino irritante per quanto era distratto e svogliato. Una valutazione a parte la merita Giroud: Olivier ha il senso del match, il fiuto per il goal, è volitivo anche se atleticamente poco dotato ( l’età pesa per tutti ). Ha giocato sette partite consecutive, senza di lui, purtroppo, difficilmente potremo ambire al podio, Ibra è in evidente ritardo e Rebic non riesce a ritrovare la concentrazione…Leao è giovane, a volte straripa, in altre occasioni è “decaparecido”…..ma questo è il prezzo che si deve pagare per una rosa composta per lo più da giovani, con poche ( e alterne ) eccezioni di esperti e maturi atleti. Incrociamo le dita…meno dieci al termine del campionato ❤️🖤

  • Ennesima grande vittoria in uno scontro diretto. Ora bisogna stabilizzare le prestazioni contro le medio piccole sperando di fare il meglio possibile nelle ultime 10

  • Bell’ articolo Marta e totalmente daccordo con Antonio. Domenica sera al ” Maradona” si e’ visto finalmente un cambio di modulo che ha funzionato perfettamente vista anche l’ attitudine dei protagonisti. Un plauso gigantesco alla coppia Tomori – Kalulu per il quale ( Kalulu) stravedo da tempo. Impressionante la catena di sinistra con un ritrovato e motivato Theo e uno straripante Leao. Magnifici! La catena di destra invece andrebbe rinforzata. Salesmeker e Messias si impegnano ma hanno dei limiti. Florenzi lo vedo meglio di Calabria. Centrocampo solido dove Tonali, Bennacer e Kessie non hanno sbagliato nulla. Pioli deve capire che se la squadra sta bene DEVE OSARE! Come ieri. Un’ ultima cosa: grazie Monsieur Giroud. Mai banale….Siamo in corsa per 2 obbiettivi, ricordandoci pero’ che virtualmente siamo secondi e c’ e’ una semifinale sempre con i virtuali primi in classifica…entusiasmo si ma con i piedi per terra. Sempre Forza Milan!

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