Sognavamo di vedere finalmente un cambiamento con inversione di rotta! Ma…
In un mese l’affiatamento del gruppo è andato sorprendentemente a farsi benedire.
Siamo in serie A e siamo il Milan: non sta né in cielo né in terra che non si passi la metà campo e non si creino occasioni da gol, quantomeno che non si riesca a prendere lo specchio della porta.
Succede così che la paura generi ulteriore paura e si apra un circolo vizioso. Confusi, insicuri, svogliati: assoli dove la coralità era dominante.
Certo che, se scendere in campo solo provando a limitare i guai è la nuova strada, allora siamo messi male. Ma un velocista per poter ripartire appena si aprono gli spazi, no?
Né mancano le novità per la nostra difesa come prendere gol di testa, su corner, da chi spilungone è!
Ci poteva anche stare che Theo fosse stanco dopo il Mondiale, ma non che si presentasse come un’ameba, l’ombra di sé stesso. Avrà qualche sirena nella testa?
Assistere alla trasformazione di Theo e Leao e in parte di Tonali preoccupa: tre uomini simbolo fino a solo un mese fa.
Leao si è forse montato troppo la testa? A che pro entrare svogliato? Richiedere cifre importanti dopo aver trascinato in alto i compagni stride con la linea societaria. Proprio lui deve ritornare ad essere l’arma in più.
E cosa ne è delle sgroppate del nostro cavallo veloce Theo? Il fulmine che si accendeva creando panico negli avversari deve tornare a creare scompiglio nel terreno nemico.
Un riferimento anche ad uno dei centrocampisti chiave della scorsa stagione, Tonali, non posso non farlo.
Sandro, lo stacanovista, è spremuto come un’arancia; non ha sostituti degni e, oltre a tutto, fatica a tenere su il centrocampo da solo. Quando c’è Bennacer che fa da spalla è più sicuro.
Sorprende che i giocatori arrivati nel mercato estivo si siano visti solo in lontananza, loro che dovrebbero essere valide alternative per i titolari.
Ma sorprende anche che un Rebic, seppur troppe volte indecifrabile, continui a essere di scarso aiuto.
Allontaniamo quei cattivi pensieri che aleggiano sul web e che imputano ai trascinatori degli scorsi mesi di remare contro!
Mi chiedo allora se la preparazione invernale sia stata troppo finalizzata al Tottenham.
E comunque la cosa che fa più male è essere surclassati da una squadra nata dopo, a Milano.
Urge trovare una terapia d’urto per curare il virus che ci ha colpiti, dopo un anno e mezzo in cui eravamo tornati dominatori nelle stracittadine della serie A.
Tutto quanto messo a frutto in tre anni di lavoro non può essere andato disperso in poche settimane.
Dobbiamo riscoprire al più presto la leggerezza e il piacere di giocare.
Ibra, se non puoi ancora scendere in campo, prepara almeno un bel discorso in stile Al Pacino, come solo tu sai fare!
Va bene perdere un derby ma giocarlo così dall’inizio non è da Milan ma è da squadra provinciale.
Pioli probabilmente ha perso il controllo della situazione , non mi spiego altrimenti un cambio come quello di Messias al posto di Pobega…
Piuttosto in quel ruolo avrei schierato Adli’ che in Francia giocava da mediano…
Leao poi , l’unico che poteva fare la differenza messo in panchina….anche se svogliato x me 100 volte meglio di Origi.
Sempre e comunque FORZA MILAN !!!
A volte il rimedio e’ peggio della malattia.il 3-5-2 della disperazione che Pioli ha proposto essendo inedito non si doveva provare proprio nel derby, esaltando le caratteristiche dell, inter oltretutto con interpreti improbabili. Per questo lo squallore dei nostri ha evidenziato tutte le nostre carenze. Tatarusanu migliore in campo la dice lunga sullo stato comatoso del Milán. A me dispiace dirlo ma c’ e’ bisogno di un cambiamento immediato a questa dinámica. Mi aspettavo le dimissioni di Pioli ieri sera, non tanto perche’ sía l’ único ” colpevole” ma anche perche’ non e’ in grado di cambiare la rotta. E non e’ sólo colpa sua se in estate gli hanno indebolito la rosa. Maldini avrebbe dovuto dimettersi anche lui per aver sbagliato le scelte di mercato pur avendo un budget limitato. Poi mettiamoci gli infortunii a catena, ( a Maignan gli e’ stato fatto un woo doo) giocatori imprescindibili fuori condizione ( Theo e Leao su tutti) Non e’ questione di essere disfattisti ma i risultati parlano da soli. Abbiamo un trend da retrocessione come con Giampaolo. Mi viene da pensare che alla fine ci mancano 3 punti per la permanenza in serie A e questo mi tranquillizza per il prossimo campionato dove Cardinale dovra’ per forza di cose mettere mano al portafoglio. Altrimenti e’ bene che ceda le quote a qualcun altro. Sempre Forza Milán!
Abbiamo seguito la nostra squadra nel bene e nel male, anche quando è finita in serie B, soffrendo ma partecipando con il cuore alle alterne sorti anche “perdonando” i molteplici errori perché compiuti, prevalentemente in buona fede.
Questa volta però la situazione è diversa: c’è incapacità manageriale, a cominciare dai vertici ( inesistenti e visibili solo quando si tratta di parlare degli interessi immobiliari collegati allo stadio ), all’assetto sportivo e tecnico ( vorrei ricordare che pur avendo una opzione, si sono lasciati scappare, per pochi milioni di euro, Kvara, lasciandolo al Napoli, e buttando via oltre 30 milioni per un ragazzino belga… E arriviamo a Pioli: è chiaro che si è rotto qualcosa ( di grosso ) nello spogliatoio, ed è altrettanto vero che ormai l’allenatore non ne “azzecca” più una. Esistono momenti in cui, dinanzi a un impasse del genere, se il mister non si dimette, la società lo esonera. Dubito però che l’attuale gestione societaria abbia intenzione di farlo, costerebbe troppo e avendo conosciuto la parsimonia ( leggi avarizia ) dei due fondi che si sono succeduti nella governance del Milan, siamo certi che non accadrà. Taccio del comportamento e delle prestazioni dei calciatori, prevalentemente vergognosa, tranne rare eccezioni messe in campo da uomini di buona volontà…
È ora di cambiare, basta con questo stillicidio, evitiamo di finire nella seconda metà della classifica ( se non peggio )………….
Incomincio da Sempre Forza Milan. Ma
1) la squadra non ha personalita’
2) Pioli deve andarsene
3) Maldini, vero simbolo del Milan, non sa come fare il dirigente
Mi sono veramente stancata ;e’ al meno un mese che siamo un disastro.
Forza Milan sempre! Detto questo credo che, come si dice, si vogliano fare le nozze con i fichi secchi… La rosa è di scarsissima qualità, già i titolari non sono dei fenomeni, figuriamoci i rincalzi: se in questo meccanismo si inceppa qualcosa (infotuni, litigi) il disastro è fatto. Se però la linea della società è quella della parsimonia, allora bisogna imparare a produrre giocatori in casa: anche tutti questi giocatori stranieri che costano milioni e sono evidentemente dei pacchi, viene da pensare servano solo per sistemare i conti. È inutile avere un sacco di giocatori mediocri (e per qualcuno è già un complimento), tre forti uno per reparto sono indispensabili: abbiamo già visto come, in passato, giocatori non eccelsi come Nocerino o Brocchi sembrassero fenomeni con a fianco chi fenomeno lo era davvero. E in ultimo, davanti non puoi avere due giocatori di 38 e 41 anni, serve uno che su tre occasioni che gli si presentano a partita, due la mette dentro: a calcio, se non segni non vinci.. speriamo bene!!!