Work In Progress Milan 2023

Milan 2023

Questa calda estate rossonera ci ha riservato più colpi di scena.

Dopo aver salutato volti familiari e guru dello spogliatoio, dovremmo andare a lezione di pronuncia: come fa notare un amico che di vocali ne ha da vendere!

D’altronde se ci chiediamo come mai gli acquisti arrivino tutti dall’estero la risposta è semplice: trattare con squadre italiane fa subito lievitare i prezzi.

Avremmo potuto prendere solo la metà dei nuovi arrivi se fossero stati giocatori di squadre nostrane. Acquistando all’estero si presume quindi di portare a casa giocatori più forti ad un prezzo inferiore…

Tanti sono i volti nuovi, dal centrocampo alla zona nevralgica della squadra, l’attacco, dove il divertimento dovrebbe essere garantito.

Se resta il dubbio che possano essere scommesse, c’è da dire che pur giovani vantano già varie presenze nei club e in Europa.

Il compito più impegnativo toccherà naturalmente al Mister, in queste settimane pre inizio stagione: riuscire ad amalgamare bene i volti nuovi e creare sinergia con l’ossatura presente.

Qualche posizione la scopriremo meglio strada facendo!

Le due fasce del reparto avanzato avranno ora spinta da entrambe le parti: Chukwueze sulla fascia destra potrà equilibrare la sinistra di Leao.

E una maggiore duttilità sarà il non plus ultra che dovrà avere il nuovo gruppo.

La curiosità di vedere il Milan rinnovato è molta, così come il desiderio di bel gioco e di risultati all’altezza.

C’è da dire che ora il livello della panchina è, almeno sulla carta, accresciuto rispetto a qualche mese fa; poi sarà il campo ad emettere i verdetti!

Quella fisicità e mentalità internazionale che indubbiamente scarseggiavano, sono caratteristiche proprie di alcuni dei nuovi mattoni rossoneri. Senza ombra di dubbio il centrocampo sarà più muscolare: questo è un dato non trascurabile, come la maggiore capacità di inserimento e di proporsi dei nuovi arrivati.

Il reparto meno ritoccato è la difesa dove i meccamismi dovrebbero essere oliati; augurandoci che Tomori torni ad essere la cassaforte della stagione dello scudetto, con la collaborazione dei colleghi di reparto.

Arrivare ad inizio agosto avendo centrato molti degli obiettivi e avendo rispettato i parametri di budget fissati nei diversi ruoli, è senza dubbio positivo.

Il mercato peraltro è ancora lungo e resterà aperto fino alle prime due giornate di campionato: sarà importante avere una rosa snella, definitivamente alleggerita da chi non rientra nel progetto.

Chissà se riusciremo a completare la ristrutturazione con gli utimi ritocchi mancanti… Se arrivasse un vero vice Olivier, potremmo essere più tranquilli.

E perché non tener anche viva la speranza che il mental coach che ha dato l’addio al calcio giocato ricompaia presto sotto altre vesti? Non lo immagino a lungo senza un’attività che lo impegni quotidianamente. Milano ormai è la sua città e come ha detto lui il Milan è casa sua.

Oltre a tutto sarà il personaggio di cui si sentirà più la mancanza nello spogliatoio.

Sorge spontaneo porsi qualche domanda:

Dove potrà arrivare questo Milan, dopo un così radicale restyling?Sarà già in grado di lottare per il vertice? L’intesa in campo arriverà in tempi brevi?

Il calcio è strano: l’annata post scudetto non è stata tutta rose e fiori.

Quali saranno gli obiettivi per la nuova stagione?

Il conto alla rovescia è iniziato! Prepariamoci spiritualmente…

Ansia e stress torneranno presto a farci compagnia.

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12 Comments

  • Le acquisizioni hanno fornito più domande che risposte. Ma finché non scenderanno in campo, non lo sapremo con certezza. Loftus-cheek e Pulisic: entrambi sono scommesse costose. Loftus-cheek ha un pessimo record di infortuni. Ha perso l’equivalente di due stagioni di campionato per infortuni. Pulisic: questa acquisizione è molto strana. Non si è dimostrato protagonista né a Chelsea né a Dortmund.
    La mancanza di esperienza giocando in serie A preoccupa tutti gli altri acquisti. Sono però entusiasta di Okafor, che ritengo sia un ottimo calciatore. Ha anche dimostrato di poter fare gol in Champions.
    Credo che dobbiamo ancora migliorare come terzino destro. Calabria offre solidità difensiva, ma serve un rincalzo migliore di Florenzi. Sono cautamente ottimista riguardo alla nuova stagione, ma potrebbe volerci del tempo prima che la squadra si consolidi e canti la stessa melodia.

  • C’è molto disamore intorno a questa “nuova” società.
    Poco cuore, poca passione, troppo calcolo.
    Sono d’accordo che Pioli avrà un lavoraccio da fare perché, visto che anche Rade è destinato a partire, dovrà inventarsi un centrocampo e, conseguentemente, delle dinamiche tutte nuove.
    Potenzialmente solo l’Inter ci sta davanti ma la nostra incognita è in mezzo al campo: prima funzionerà e si legherà con attacco e difesa prima esploderemo.
    Sulla ricerca degli italiani non sono d’accordo.
    Abbiamo dei ragazzi pazzeschi fino ai 20 anni e le nazionali lo hanno dimostrato.
    Poi….si fermano perché non giocano.
    Non costano di più, non hanno il nome che li aiuta perché sono italiani.
    Vergognoso

  • @Massimo.

    Sono sorpreso che tu dia così tanta importanza a un giocatore mediocre come Krunic. Non è né un trequartista né uno bravo in fase difensiva. Il suo primo tocco è scarso, la sua mobilità è mediocre e quasi sempre fallisce con il suo processo decisionale quando è in possesso. Il motivo per cui siamo regrediti la scorsa stagione è perché Pioli si è affidato a Krunic. Se il Milan riesce a ottenere qualcosa di più di 10 milioni per lui, allora rappresenta un affare fantastico per il club.

    • Io sono sorpreso che tu abbia letto qualcosa che non ho scritto.
      Te lo traduco:
      Tonali è andato
      Bennacer vedremo quando torna e come
      Rimane Krunic come unico rappresentante del centrocampo.
      Ergo… tutto da ricostruire.
      In ogni caso, Krunic si merita una certa importanza che forse occhi distratti non apprezzano.
      E se l’anno scorso Pioli si è affidato a Krunic in quel ruolo forse dovresti andarti a vedere quanti e quali centrocampisti erano rimasti in quel momento.

  • @Massimo.

    Con Kessie andato, abbiamo visto i limiti sia di Bennacer che di Tonali la scorsa stagione. Tonali è un bravo ragazzo. Lavora duro. Le sue caratteristiche difensive come centrocampista sono molto buone. È bravo a riconquistare il possesso. Ma non ha mai dimostrato di avere la capacità o la personalità per imporsi sugli avversari quando era in possesso. Troppi passaggi laterali, all’indietro e facili. Siamo diventati prevedibili la scorsa stagione perché lui e Bennacer hanno perso la battaglia a centrocampo, e la nostra unica minaccia era da sinistra attraverso Theo e Leao. Bennacer è un calciatore di talento, ma commette anche molti errori. Ci è costato la perdita di possesso allo Stamfort Bridge, e lo stesso ha fatto anche a Salisburgo. Serve più fisicità e personalità a centrocampo.
    Quanto a Krunic, sarebbe titolare al napoli? No. Sarebbe titolare all’Inter? No. Per migliorare il Milan servono giocatori migliori di Krunic.

  • Si Marta, work in progres…spero che non sía una campagna acquisti stile Mirabelli/Fassone. Tanti giocatori nuovi e un centrocampo totalmente diverso. Mi intriga il ” Leao versione fascia destra” dal nome impronunciable, cosi’ come l’ olandese che sembra sía gia’ entrato ” in partita”. Pero’ credo che anche in difesa avemmo dovuto metter mano. Calabria e Tomori non mi sembrano affidabili e non abbiamo un sustituto per Theo. Forse Calafiori? Vorrei essere ottimista anche se le amichevoli hanno dimostrato che prendiamo troppi gol e non sfruttiamo le occasioni prodotte. Stesso canovaccio della stagione scorsa. Pioli si gioca tutto questa volta, vedremo. Sempre Forza Milán!

  • Una squadra che dovrebbe rappresentare l’italianità vincente nel mondo, è diventata una multinazionale dove conta solo il business, il profitto a scapito dell’italianità. Vero… Sono un romantico idealista sognatore, ma non mi ci ritrovo più in questo Milan dove a fatica si trova un nome italiano, e che ho tanto amato. Non è colpa del Milan, il mio disinnamore è frutto di questo calcio che non mi diverte più, lontano da ogni forma di sport fagocitato dalla globalizzazione, dal business e dal profitto a tutti i costi. I romantici come me, faticano ad avere il batticuore per un qualcosa che non esiste più, che è solo pubblicità, immagine e dollari. Non ne hanno certo colpa i ragazzi o il mister che siglano onesti contratti di lavoro. La colpa è della lega, delle società e di chi ha permesso tutto questo di fatto uccidendo i vivai. Poi piangiamo perché non si va ai mondiali, o perché i nostri ragazzi under vengono eliminati dopo due turni. No, questo calcio non mi diverte più e andrebbe rivisto se vogliamo avere un futuro. Il problema è che invece il soldo vince sempre come l’asso pigliatutto. Continuerò ad amare quei colori nel mio DNA, più per quello che è stato che per ciò che sarà. Sorridendo alle vittorie forse, ma senza riuscire a sentirle come un tempo. L’amarezza prevale.

    Fabio

    • Perfettamente d’accordo con te (come ho anche scritto)
      Questo non significa non tifare e non bruciare di passione per il nostro Milan.
      Ma il disamore è palpabile.
      Non bisogna essere ciechi per forza.
      Guardarsi intorno per vedere che le cose cambiano è sempre utile.
      E le cose sono cambiate eccome!

  • Questa è una risposta molto distopica. Adoriamo i colori! Quello che viene sempre prima. Cambiano i tempi, cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori, i soldi vanno e vengono ma i colori rimangono costanti. Non importa nient’altro.

    • Rosario, dipende dai punti di vista… Certo rispetto la tua opinione, ma l’orgoglio che il rossonero rappresentava Milano nel mondo non era poca cosa. Quando in qualunque parte del mondo vedevano quei colori, venivano associati a Milano, al Duomo, alla scala del calcio cancellando “gli altri”. Oggi? Oggi e spettacolarizzazione senza identità… Certo resta l’affetto per i colori,ma quella passione, quel orgoglio non sono più gli stessi…

  • Mi dispiace che tu ti preoccupi così tanto per i posti lontani mentre le persone come me e i miei cugini cantano per i nostri colori ogni partita. I colori ci rappresentano, i tifosi che rimangono nella vittoria e anche nei momenti difficili. Ho avuto la fortuna di assistere alle vittorie con Baresi, Van Basten ecc. Sento lo stesso amore, dedizione e passione del mio primo giorno a San Siro. Mi dispiace che tu ti senta così. Mi dispiace tanto.

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