Giroud E I Suoi Fratelli

Giroud

Milano è ancora mezza vuota ma incredibile, a San Siro i cuori rossoneri sono numerosi: ed è subito sold out.

Alla prima in casa si vedono sprazzi di bel Milan: i ragazzi non deludono le attese tra ritmo alto e intensità.

Finalmente con quattro passaggi verticali il Milan va in area e i nuovi centrocampisti capiscono prima dove andrà il pallone.

Migliora l’intesa e appena superiamo la metà campo abbiamo tante soluzioni possibili.

Se iniziassimo poi a creare pericoli anche sulla fascia opposta a Theo – Leao, non sarebbe un’idea malvagia: c’è un interessante potenziale da sfruttare!

Siamo diventati camaleontici, aggressivi e abbiamo giocato da squadra addirittura neutralizzando le barricate del Toro.

D’altronde l’armata di Juric si presentava sulla carta impegnativa come sempre sono state le sue squadre anche in passato.

Zlatan ha per caso passato il testimone a Olivier, non solo come fratello maggiore, ma anche come rigorista? A Giroud pare non dispiacere affatto.

Se quella birba di Theo oltre a segnare gli euro gol stesse attento a non prendere gialli inutili, saremmo tutti più sereni. Si è passati in un amen dal tirargli le orecchie, all’apprezzare il gioiellino in rete.

Imprevisti su e giù di blackout nella serata e con ciò intendo… illuminazione fai da te sugli spalti! In compenso nessun “under pressure” in campo da parte dei nuovi titolari.

La scuola Chelsea ci sta portando valore aggiunto di anno in anno: pescare lì è come attingere da un pozzo carico di talenti.

Reijnders non fa differenza tra casa e trasferta e mantiene alta la media dei passaggi riusciti: la sua visione del gioco vale il prezzo dell’abbonamento!

È semmai l’ultimo manipolo di acquisti, nonchè di entrati in campo, a sembrare un oggetto misterioso.

Sarà forse perché devono ancora fare propri i meccanismi della squadra, apprendere l’arte dai più esperti, o solo migliorare la condizione atletica?

Testa subito al prossimo impegno: il primo big match è in arrivo. Conosciamo molto bene il sornione che allena là… Uomini avvisati, mezzi salvati!

E ora concentriamoci seriamente sulle valutazioni e rilasciamo le nostre pagelle.

Il game changer se lo aggiudica per la seconda volta di fila Capitan America, dopo un testa a testa con Olli: Christian è leggero con inventiva e cattivo sotto porta: uno come lui sa sfruttare le occasioni.

Nella black list finisce dritto e filato il giovane Musah, troppo timido, avulso dal gioco e spesso in ritardo sui palloni.

 

 

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1 Comment

  • Se uno come Juric dice che c’ era troppa differenza tra loro e noi vuol dire che qualcosa di buono sta per venire. Le buone sensazioni sviluppatesi nelle prime 2 partite potrebbero ripetersi anche per le prossime sfide che saranno dure, per un calendario che ci vede affrontare subito tutte le migliori. Con i nuovi innesti e il gioco di 2 anni fa e soprattutto senza piu’ personaggi non da Milan credo che potremmo toglierci belle soddisfazioni. Non mi soffermo sui singoli perche’ Pioli sta formando una buona orchestra. Per ora mi godo il gioco e i risultati e rubo al Cholo Simeone la fatídica frase: ” Una partita per volta”. Sempre Forza Milán!

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