Rieccoci dopo la farsa di Bologna.
A fine ottobre siamo già al dentro o fuori del nostro campionato. Il divario accumulato con i primi della classe è allarmante.
Decimati, senza mezza squadra, senza qualità e lucidità ci è toccato affrontare lo squadrone di Conte. Mentre le speranze si riducevano al minimo.
Tanto per aggiungere sale alla sfida, ci mancava pure la beffa del forfait last minute del nostro giocatore più in forma!
Le premesse per un Milan vestito a festa erano già peraltro state riposte nell’armadio.
A conferma continuiamo con un refrain che ci accompagna dall’era Pioli: prendere gol pronti via! Non siamo ancora riusciti a scrollarci di dosso questo brutto vizio.
E così iniziamo a giocare solo dopo aver subito gol. La fatica si raddoppia e spesso capita di non riuscire a recuperare.
Se poi, oltre all’essere rimaneggiati, ci troviamo di fronte un Lukaku in versione castiga matti…
Lasciare tanta libertà ai gioielli azzurri è stato un peccato mortale. E ora ne paghiamo le conseguenze. Il gigante Pavlovic non basta a non farci patire le pene dell’inferno di Conte.
Facciamo troppi errori banali e regaliamo gol evitabili, come già accaduto in stagione.
Il Napoli solido, cinico e con una difesa di ferro: queste sono le chiavi di lettura del successo dei partenopei. E l’efficace corto muso in tipico stile Conte ha la meglio sulla bellezza delle giocate.
La loro superiorità tecnica e la loro qualità sono state vincenti. Noi, un vero disastro.
Quel po’ di orgoglio e di carattere rimasti non bastano neanche per fare il solletico al Napoli.
Senza Reijnders non abbiamo un vero regista. Prova a farlo addirittura Morata, giocando a tutto campo, aiutando attacco e difesa. Se continuerà a essere ovunque, rischiamo però di averlo poco lucido in zona gol.
Dobbiamo imparare ad essere molto più precisi sotto porta: il Napoli ci ha anche concesso le occasioni ma non ne abbiamo sfruttata neanche una. Con le grandi squadre ogni minima chance va colta e capitalizzata, come se fosse l’unica.
La convinzione, la voglia e l’attenzione messe in campo nel derby le abbiamo disperse troppo presto. Non riusciamo più a rimetterci in carreggiata.
Sarà una stagione molto complicata e rischia di diventare anonima. La zona Europa resterà alla nostra portata?
A proposito di asterischi, a gennaio se ne aggiungerà un altro per la Supercoppa. Studiare un calendario più intasato era impossibile.
Bandiamo la classifica da Milanello, fino a quando saremo senza asterisco e ci faranno recuperare Bologna.
E ora su la testa Milan. Rialziamoci e riprendiamo la retta via subito, a Monza.
E Leao decida di tornare ad essere decisivo con gol ed assist; dietro poi dobbiamo diventare una saracinesca!
Torniamo a fare il Milan con gioco, punti e continuità di rendimento.
Temo che le tue speranze saranno vane Marta. Ieri era la cronaca di una sconfitta annunciata, viste le premesse negative. E ci e’ andata bene per non aver preso una imbarcata..con mezza squadra in campo sarebbe stata dura anche con il Lecce. Il problema pero’ sono anche le scelte di Fonseca che non sa leggere le partite. Stai 0-2 e i cambi li fai quando manca solo mezz’ ora alla fine? Camarda non puo’ entrare al min. ’87. Devi giocare un 4-2-4 perche’ devi rimontare, non difendere uno 0-2. Cambia poco il punteggio perche’ perdi comunque 3 punti. In piu’ l’ único gol lo facciamo in fuorigioco…L’ ombra del periodo Giampaolo aleggia su San Siro ed e’ funesto..chissa’ se gli americani che non capiscono un tubo di calcio verranno seriamente assessorati e si convincono che debbono dare una scossa…chi vuol capire capisca….sempre Forza Milán!
Guardando il Milan ieri dopo due minuti avevo già capito che non era serata e poco dopo è stato certificato da una imbucata di quello che non considero assolutamente un campione ma che il Milan è capace di far diventare un fenomeno, Lukaku.
Malgrado tutti abbiano detto che ieri è stata una delle migliori partite giocate dai rossoneri, perché allora abbiamo perso, non dando mai la sensazione che avremmo potuto vincerla?
Estenuanti costruzioni dal basso (che non sappiamo fare), passaggi all’indietro stile rugby, riprese del gioco con Maignan fermo quasi un minuto alla ricerca di un compagno libero a cui passare la palla, mentre questi se ne stavano belli marcati per evitare di dover iniziare l’azione…sembrava fossimo preoccupati solo a difendere questo ignobile 0-2.
In conclusione giocatori demotivati, allenatore incapace di dare un gioco alla squadra e di farsi rispettare, dirigenza fallimentare.
I risultati sono gioco lento, calciatori a cui difettano anche i fondamentali della scuola calcio(stop, tiro, dribbling assente…), approccio alla partita molle…
Basta così, basta con questa squadra irriconoscibile ma come sempre
FORZA MILAN
Bastava una maggiore organizzazione difensiva per non fare la figuraccia! (a S.Siro)
Ha sintetizzato bene Marta evidenziando la mancata doverosa marcatura dei 2 gioielli napoletani…
E la solita perdita di tempo portiere e palla
( mai) svelta in avanti …
C’e’ comunque una squadra non concentrata ne’ compatta, con allenatore troppo distratto
Persa la grinta del Derby ora serve ripartire in umilta’ !
Carletto ci aspetta…Dai Milan !