La tensione tra cuori rossoneri era massima.
Peccato che i giocatori non abbiano fatto tesoro della coreografia che li ha accolti in campo.
Spring broken dreams… Buttata un’occasione d’oro per ammazzare la classifica e rivincere un derby.
Insonnia a volontà nella notte post derby: un cocktail di adrenalina e rabbia toglie il sonno a tanti tifosi.
In compenso si dormiva in campo e i cugini sembravano il Real Madrid degli anni d’oro.
Annichiliti, molli, dominati da loro.
Il copione che ci dava favoriti ha messo in scena la notte più buia degli ultimi mesi.
I “cugini” erano sotto un treno e ora passeranno due settimane di festa gratis.
Ma essere generosi non porta punti in classifica: cuore e orgoglio feriti di chi ha il Milan tatuato come una seconda pelle.
Psicologia, paura, debolezza? Quanti limiti caro diavolo!
Ci hanno preparato una trappola per polli, dall’epilogo simile a un girone fa.
Attaccare e pressare con voglia e coraggio? Non se ne parla. Atleti disconnessi: WI-FI non attivo a San Siro.
Persa un’altra grande occasione di crescita. L’età media della squadra non può continuare ad essere una scusa, però l’età della ragione è superata solo anagraficamente
Il gioco perimetrale dei cugini ci ha mandato in tilt e sono scese tante valanghe di fine inverno.
Vecino ci ha tagliato le gambe, libero com’era di fare… il brutto tempo in mezzo ai birilli. Questa falla andava colmata subito, non quando tutto era ormai compromesso.
“L’allenatore” Simo sarebbe corso ai ripari mettendo subito Biglia e Cutrone. Bisogna saper leggere l’evoluzione delle partite!
Il centrocampo milanista proprio non gira.
È il salto in alto che ci fa paura? Ragazzi, questo è sconcertante!
La sindrome da big match, se è il caso, va curata da uno psicologo.
Come pensa l’amico Ale: “Quando c’è da accellerare mettiamo la retro.”
Il Milan assomiglia ad un maratoneta che ha recuperato posizoni ma, nel momento dell’allungo, causa crampi, le butta via.
Dall’estate Gigio non insaccava tanti gol in una singola partita.
Suso, lento, prevedibile: è diventato enigmatico il fatto che metta su OFF l’interrutore dopo inizio stagione.
A Romagnoli è stato imposto un divieto tassativo di parlare agli arbitri?
E poi il gruppo: era la nostra forza. Ora con il teatrino da asilo nido Biglia – Kessie abbiamo imitato l’altra sponda del Naviglio.
Quando va storto, non gira neanche una virgola dalla parte giusta. Certo però, se D’Ambrosio non fosse stato nel posto sbagliato al momento sbagliato, parleremmo di ben altro epilogo!
Ma non buttiamo via quanto raccolto in questo 2019 e riforniamo di cartucce il nostro pistolero.
Diavolo, dove hai riposto tutti i tuoi sogni?
Solo noi tifosi eravamo consapevoli del valore della sfida: per la classifica, per l’orgoglio meneghino, per l’astinenza da derby vincenti.
Ora dovremo tornare a guardarci le spalle!
Ma come ripartire?
La delusione è ancora più grande perché questa volta ci credevo!