Bonaventura avvicina l’Europa

Che traffico sull’Autostrada dei Fiori in un tranquillo week – end di febbraio. Sono cambiate le stagioni: gli inverni sono le nuove estati!

Ma alla fine proprio tutti contenti sull’asse “panettone – focaccia” ?

Quanti crocevia nella stagione rossonera, inesorabili uno dopo l’altro, a designare il percorso.

Si dice: “tolto il dente, tolto il dolore”, ma siamo solo al secondo di tanti match clou affrontati.

Un girone fa, a Sampdoria – Milan si annegava, toccando il fondo della stagione, presi a schiaffi da tutti. Ora sembra lontano.

Siamo al cospetto di un Milan che conduce le partite, ed è capace di mandare in bambola chi ha tre punti in più, con Quagliarella come puntero.

Sarà perché i perfetti sconosciuti in campo hanno fatto amicizia e ora si sono amalgamati?

O le metodologie d’allenamento danno nuova linfa ? Suso che all’ottantesimo corre ancora!

O addirittura, da zero tiri in porta, a promuovere il portiere avversario come migliore in campo.

A San Siro va in scena lo spettacolo dei giocolieri: Suso, un Biglia rinato e Calhanoglu palleggiatore, con cambi di gioco precisi al millimetro. Manca ancora il piede caldo su punizione, suo marchio di fabbrica. Abituati bene, abbiamo sempre nostalgia del professore sui calci piazzati…

Un Milan che diverte e scalda le mani dei tifosi infreddoliti.

Milan Samp in realtà nascondeva mille insidie al kick off. Tanto è vero che non mancavano le scaramanzie nei cuori rossoneri.

E pensare che i miei amici in tensione davanti alla birra del pre match, erano stupiti nel vedermi tranquilla. Tutta una maschera.

1 a 0: è clean sheet, da grande squadra. Jack vincente su azione bella e corale a suggellare il periodo suo e della squadra.

Surreale non vedere Cutrone sul tabellino dei marcatori, e fa specie Quagliarella a 0, lui che, alla sua veneranda età, segna sempre.

Non ascolto i pronostici in tv o sui quotidiani ma l’esperto Max non era andato del tutto fuori strada! Il suo 3 a 1 per il Milan si riferiva… al rigore segnato, alla non traversa di Calhanoglu e al gol brivido di Caprari nel finale. Ci poteva stare.

Chissà mai che a primavera sbocci il fiore di Andre Silva: quell’ingresso in campo e i numeri fanno ben sperare. Cutrone docet.

“Dicono che la famiglia sia il nostro punto di partenza, poi di fuga e alla fine diventi quello di ritorno”.  Così il Milan per Gattuso.

Ringhio non cambia mai: era un arringa popolo da giocatore e lo è ancora oggi, da mister a bordo campo. Vive le partite con adrenalina a 1000, è l’uomo in più, ma schivo non va sotto la curva alla fine. Preferisce che siano i suoi uomini a prendere gli applausi.

Ora due settimane soft, a prova di coronarie. Poche partite nel giro di 12 giorni!

A volte ritornano: Silvio in politica, le Spice Girls riunite, Tiger sui green!

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6 Comments

  • Sono senz’altro felicissima, ma il mio “vecchio” cuore ancora soffre con tiri come quello di Caprari alla fine. Ma si vede un Milan famelico per 90 minuti. Forza Milan!!!

    • I nostri cuori soffrono troppo con l’1 a zero in bilico fini alla fine…
      1 a 0 sa di maturità ma un golletto in più sarebbe sempre meglio!
      Forza Milan! Milan famelico come il suo allenatore.

  • Finalmente una squadra che gioca da squadra, controllo del campo, gestione attenta di tutti i palloni e scambi veloci. Ripensando al girone d’andata è difficile credere di avere davanti gli stessi giocatori, complimenti a Gattuso!

    • Sembra quasi incredibile vedere una squadra che gioca davvero da squadra…
      Il girone d’andata ci aveva abituato male; forse in campo vanno i lontani parenti di quei giocatori lenti, prevedibili, disattenti. Chissà!

    • Che bello vivere questi momenti!
      Avevo il timore che venisse rovinata un’altra bandiera, invece Gattuso ci sta stupendo giorno dopo giorno.

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