C’era una volta una squadra rossonera che, ovunque andasse, soprattutto in Europa, esibiva calcio autentico, dando lezioni di gioco ai rivali. Un vero spettacolo. Giocatori con la matrice rossonera tatuata sul cuore, simboli di questa società, campioni dentro e fuori.
Nel lontano aprile 2006, ovvero 10 anni fa, eravamo un bel gruppo di amici in direzione Barcellona per una macchinata da tifosi veri.
Spediti in quarto anello, in “piccionaia” per intenderci, sognavamo di raggiungere la finale, ribaltando il risultato dell’andata.
Solo l’arbitro poté negare il gol al più grande attaccante rossonero di quegli anni: diversamente la storia avrebbe avuto un altro corso.
Fu comunque una trasferta da ricordare nel bene e nel male. Per quella squadra sarei disposta a mordere di nuovo un chilometro dietro l’altro e non dormire una notte intera, tenendo svegli i piloti di turno!
Anche l’anno successivo fu memorabile per il popolo rossonero, con le semifinali di Champions contro il grande Manchester United…
Due incontri speciali con una sfida di ritorno a San Siro epica, per quella che fu nel tempo definita la “partita perfetta”.
Sotto il diluvio noi tutti tifosi impazziti di gioia davanti ad un 3 a 0 “eccezzziunale veramente”.
Già dai primi secondi di gioco si era capito come CR7 non avrebbe avuto vita facile con un Ringhio, mastino vero.
Una squadra stellare con un cuore immenso … Se c’era un obiettivo da raggiungere lo perseguiva con le unghie e con i denti.
Il 23 maggio del 2007 ci levammo diversi sassolini dalle scarpe e assaporammo una gioia indescrivibile. Quelle erano partite memorabili, da rossoneri veri.
Come ci manca quel diavolo spumeggiante e vincente; vivere di ricordi fa solo male agli occhi.
Che noia e frustrazione vederlo giocare adesso !
Ad anni di distanza siamo una squadra senz’anima e identità, che ha zero legami con il Milan dalla mentalità vincente.
Confusi, allo sbando, fusi. Altro che cambiare allenatore…