Che Ansia, Che Stress Sulla Via Europa

I pareggi in Europa hanno un valore doppio: tanto per non dimenticare, nel 2003 arrivammo in fondo dopo un doppio pareggio magico…

C’era un tempo per la Coppa dalle grandi orecchie e c’è un tempo per la Coppa meno blasonata!

Ci hanno pensato, questa volta, i guantoni dai super poteri di Gigio a regalare la qualificazione agli ottavi, il giorno del suo compleanno numero 22.

Fino a dicembre il nostro punto forte era la verticalizzazione, poi è arrivato all’improvviso il vuoto, tra disordine e negligenza.

La paura fa 90! I palloni vanno dati in movimento e non ai giocatori fermi; ora siamo spesso troppo lunghi, disconnessi e sbilanciati.

C’è qualcuno in campo che pensa di marcare con la sola forza del pensiero o con lo sguardo?!

Kessie è l’unico che corre e, sdoppiandosi, diventa anche playmaker.

Ivanic, splendido splendente della Stella Rossa; dovremmo portarlo a casa e replicare quanto successo con Hauge pochi mesi fa.

E, a proposito di talenti interessanti, sarebbe il caso che Pessina tornasse alla base: quella clausola va fatta valere a nostro favore, per non avere poi nessun rimpianto.

Ora necessitiamo proprio di un rewind, come nei walkman di un tempo, quando si tornava indietro… alle belle canzoni.

Il Milan di questi due mesi ha perso sicurezza e fiducia. Solo tornando a giocare in scioltezza e vincere, possono arrivare certezze. Ora siamo in un lockdown auto proclamato: dobbiamo ritrovare noi stessi.

Insomma, in una parola, essere più spavaldi.

Una pillola folcloristica: Stankovic è più che un allenatore, è un Mister arrogante e la discendenza non sembra da meno. Parola di social.

Voltiamo pagina: che sensazione surreale il sorteggio degli ottavi dal profumo di Champions.

Comunque un gruppo che vuole giocare nell’Europa dei grandi deve abituarsi a queste sfide: senza alzare l’asticella non cresceremo mai.

Concordo che fino a due mesi fa saremmo stati più in condizione atletica e mentale per incontrare avversari blasonati, ma ai sorteggi non si comanda.

Milan – Manchester, il revival, ricorda emozioni uniche della nostra grande storia, e tra le tante sfide, quella del 2 maggio 2007, dopo le prodezze di Kakà all’andata.

Nota a margine: c’è chi fatica a pagare gli stipendi e chi diventa proprietario di casa.

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3 Comments

  • L’ ultima frase che hai scritto Marta mi e’ piaciuta molto! Devono ricordare che sono dei lavoratori precari….Non mi soffermo molto sulla nostra qualificazione, e’ evidente che siamo in sofferenza. Come non mi stanco di dire che Romagnoli all’Olimpico lo voglio vedere al massimo in panchina. Cosi come Meite’ e Chala. Se quest’ ultimo e’ quello che stiamo vedendo e’ meglio inserire da subito Brahim Diaz. Pioli ha l’ obbligo di far giocare chi sta meglio e non per decreto. Il destino ci mette a dura prova: Roma, M.United poi Napoli senza dimenticare Udinese e Verona….E’ il momento di tirare fuori gli attributi. Siamo il Milan. Giocatori e soprattutto Pioli non devono dimenticarlo. E dico Pioli perche’ purtroppo sembra continuare con la ” tradizione” di iniziare forte e poi sciogliersi. Chiedere a Lazio, Inter e Fiorentina……Sempre Forza Milan!

  • Che sofferenza….
    Un brutto Milan quello visto ieri.
    La svolta non c’è stata affatto, di buono teniamo solamente la qualificazione e le prestazioni di Gigio ,Tomori ,Kessie ed il solito Ibra.
    Per il resto la squadra è stata insufficiente, cominciando da Calabria che sembrava essere la brutta copia del giocatore visto l’anno scorso.
    Non so se sia un bene o un male incrociare il Manchester ora…di sicuro ci vorrà un altro spirito ed un altro piglio altrimenti la qualificazione resterà solo un miraggio.
    Prima comunque ci sara’ da correre e lottare per portare a casa punti dall’insidiosa trasferta di Roma.
    FORZA MILAN !!!

  • Stella Rossa ai sedicesimi e Manchester United agli ottavi : due squadre che per noi rossoneri hanno evocato bellissimi ricordi e che potrebbero essere di buon auspicio per il futuro, così come lo sono state nel passato.
    Occorre però invertire la rotta, restare uniti, riacquistare fiducia e ritornare a vincere, anche se credo fortemente che i primi ad avere fiducia (io ne ho tanta) e restare vicini alla squadra dovremmo essere noi tifosi perché è troppo facile osannarli quando si vince…
    Never give up !!! ??❤️?

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