Dove ci eravamo lasciati? Memorabile e assai toccante, benché traumatico per noi tifosi, l’addio al calcio di Zlatan.
Ma nessuno si sarebbe aspettato, da un momento all’altro, di perdere anche Maldini!
E così, finita l’era Ibra, il turbinio di stravolgimenti continua.
Nell’incredulità generale, il nostro pilastro Paolo Maldini ha abdicato all’improvviso.
Siamo rimasti a bocca aperta, inermi, con un senso di smarrimento ed incertezza: il Milan privato di un vero punto di riferimento.
Maldini era stato per noi, dal suo rientro ad oggi in qualità di dirigente, sinonimo di sicurezza e affidabilità: era il milanismo in persona, lo incarnava in toto.
Poi, innegabilmente, ci si pone l’interrogativo sulla qualità del suo operato, soprattutto in riferimento al mercato 2022.
D’altronde con il poco che passava il convento non era semplice barcamenarsi e trovare giocatori funzionali e dal rendimento atteso. Resta pure il fatto che solo da pochi anni rivestisse questo ruolo.
Consapevoli ancora una volta che il corso degli eventi può cambiare assai velocemente, ora piano piano ce ne stiamo facendo una ragione.
Non siamo più nell’epoca in cui i presidenti erano anche tifosi e investivano nelle società di calcio per passione, come era stato per esempio il Milan di Berlusconi.
E si è appena chiusa anche l’era del Cavaliere. Quanti ricordi, quante emozioni vissute in un trentennio!
Dobbiamo rassegnarci e abituarci alle nuove proprietà nel mondo del calcio: americane, arabe, orientali…
Saranno sempre più loro a dominare la scena e ad essere padrone nei campionati europei più blasonati, con un mix di pro e contro.
Per prima cosa la diversità di vedute tra proprietà e management porta innegabilmente a scossoni imprevisti e destabilizzanti, quantomeno per i tifosi: ne sappiamo qualcosa!
Proprio a noi milanisti, di questi tempi, tocca metabolizzare il recente stravolgimento e guardare alle future mosse sul mercato da parte della proprietà. Fiduciosi o timorosi?
Chissà se il ruolo di collante tra squadra e società lo ricoprirà qualcun altro? Penso che sarebbe ancora necessaria una figura con questa funzione.
Comunque tra fine contratto di alcuni giocatori, scadenze di prestiti e saluti di qualcun altro è inevitabile che dovranno arrivare volti nuovi.
Di necessità ce ne sono diverse: soprattutto il reparto avanzato e il centrocampo abbisognano di pedine per completare il puzzle; se poi trovassimo un Toni Kroos o un giocatore abile sui calci piazzati faremmo un grande step.
Siamo solo all’inizio del mercato estivo, ma sarebbe bello se per il raduno della squadra Pioli potesse già avere chi gli manca per completare la rosa.
Riusciranno i nostri eroi? Troveranno talenti utili alla causa?
I media ogni giorno accostano possibili new entry all’universo rossonero ma la fantasia non basta. E quel che è peggio bisbigliano anche su possibili partenze…
Speriamo che continuino a sventolare almeno le bandiere in campo.
“Una vita accanto al Diavolo
E la sciarpa rossonera
Con orgoglio indosserò”.
Ciao Marta,
a Milano sono già iniziati i saldi quest’oggi ???
Vedo notizie di Tonali in uscita verso l’Inghilterra…)-:
Speriamo in bene…
Un saluto a tutti e sempre e comunque FORZA MILAN !
Con l’ addio di Maldini ma soprattutto con l’ addio del miglior Presidente che il Milán abbia avuto siamo entrati in una spirale pericolosa. Il mio pensiero va soprattutto a Silvio Berlusconi per il quale non finiro’ mai di ringraziarlo per i 30 anni gloriosi. La nuova proprieta’ mi fa paura. A Cardinale non gli importa nulla della nostra storia. E’ uno speculatore come tutti gli americani. E se deve triturare una bandiera beh..lo abbiamo visto. Non mi aspetto nulla per il futuro perche’ non so francamente se la nuova dirigenza sía in grado di riportarci dove Silvio Berlusconi ci porto’. Ad maiora e sempre Forza Milán!
Io ammaino la bandiera rossonera fino alla chiusura del mercato. Poi vedrò se tenerla ammainata o rimetterla timidamente a sventolare… Non mi piace l’approccio di Cardinale, non mi piace spogliare il nostro calcio di quanto ha ancora di sentimentale ed emozionale al di là dei numeri dei freddi bilanci, non mi piace un Milan ridotto a puro business brand, ricordo bene infine come eravamo ridotti quando chi giocava con la nostra maglia non ne sentiva né la forza dell’orgogliosa appartenenza, né il peso che la storia le attribuiva e nulla gli importava del risultato, qualunque fosse. No, grazie. Un calcio ridotto ad essere puro affarismo non mi piglia proprio. Rivoglio Maldini e Massara e pure Zorro Boban e spero in un allenatore meno miope e più eclettico, capace di adattare il gioco agli interpreti che ha e non viceversa. Non ho neppure voglia di dire Forza Milan sempre, tanto sono delusa e incavolata…
Marta: ho quasi avuto un malore quando ho letto il nome di Toni Kroos! Non solo la soluzione nei calci piazzati, ma anche e sopratutto nei calci d’angolo!!! Io capisco bene come si sente Elena, ma ho fiducia che troveremo la forma!!Il Maldini giocatore era una bandiera milanista; il dirigente non mi ha impressionato mai. Ma comunque, Forza Milan!! Il mio problema adesso, e’ che a un’ora da casa mia nella Florida, c’e’ Leo Messi con l’Inter Miami!!! Tragedia!
È un’era del calcio per cui non mi sento pronto.
Dopo 40 anni non ho prelazionato la tessera.
E gli ultimi sviluppi non mi fanno convincere di aver sbagliato.