Finisce la pausa nazionali e ricomincia l’up and down del Diavolo. È più un down che altro in questa stagione. Quando il Diavolo sembra riprendersi e mettersi in carreggiata, in men che non si dica crolla.
E pensare che Napoli – Milan rievoca ricordi di sfide epiche, appuntamenti memorabili, con campioni da entrambe le parti e con le due squadre in gioco per lo scudetto. Si parla di più di trent’anni fa, anni luce da oggi. Di questi tempi, in realtà, solo i partenopei sono da scudetto, e noi li vediamo con il binocolo.
A Napoli abbiamo avuto l’ennesima conferma di questo nostro andamento strampalato.
A pochi giorni dal match, ci si chiedeva se avremmo tenuto in corsa i partenopei… O se saremmo risorti noi. Si è capito subito quale sarebbe stato l’andazzo!
Senza dubbio suscitava perplessità la nostra formazione iniziale. Perchè Conceicao continua imperterrito a mettere l’inconcludente Felix che non incide sulle partite?
Preoccupa che iniziamo gran parte delle sfide in svantaggio. Siamo poi costretti a rincorrere e così si spreca il doppio delle energie. E non sempre si riesce a recuperare, anzi.
Se continuiamo a sbagliare l’approccio, c’è da pensare che questo sia un difetto strutturale della squadra. E da Pioli a Fonseca e Conceicao, nessuno è ancora riuscito a risolverlo!
Come mai giochiamo spesso solo un tempo nelle ultime stagioni? Ci svegliamo talvolta quando il risultato è compromesso.
Si ha la percezione che siamo terribilmente fragili e che il gol lo possiamo prendere da un momento all’altro, senza avere la forza di opporci. Bisognerà lavorare molto su questo tasto. Risolvere il problema delle imbarcate e della difesa in tilt dovrà necessariamente essere prioritario.
Forse, per arginare le scorribande avversarie, sarebbe bastato provare a giocare più coperti. Chissà…
Il Napoli si che è velenoso e pressa alto, noi no. Abbiamo permesso ai partenopei di fare quello che volevano, senza se e senza ma.
Perché i nostri giocatori vogliono sempre fare tutto da soli? Il calcio è uno sport di squadra, corale. Noi andiamo per tentativi e siamo confusionari e insicuri, giochiamo troppo a caso, sperando che qualcuno inventi qualcosa.
Per non parlare della sindrome da rigore che ci tormenta da inizio stagione!
Jimenez lo spagnolo è molto fumoso mentre Gimenez il messicano va aspettato, deve superare il blocco mentale.
La squadra sarebbe forte, come dice l’esperto Ambrosini, ma continua a rendere troppo poco rispetto al suo potenziale.
Chi avrebbe mai immaginato che Conceicao dovesse faticare più di Fonseca e che avrebbe avuto un percorso così ondivago?
Oggi c’è un Milan con pochi punti fermi cui aggrapparsi, in cerca di fari nel buio. Conceicao ci aveva illuso di essere la persona giusta nel momento giusto ma…
Ora mettiamo testa e cuore sulla Coppa Italia, per tenere viva almeno questa speranza.
Conosciamo bene l’avversario, in stagione l’abbiamo affrontato diverse volte. Cercasi exploit disperatamente!
L’ancora della Coppa nazionale riuscirà a tenerci a galla?
Ciao Marta,
Ci sono società che fanno una stagione negativa ma possono sperare nel futuro. Noi no. Il più incompetente di tutti, Furlani, continua a ritagliarsi maggiore spazio e acquisire più potere. Dopo aver fatto fuori Maldini ora è riuscito a fare fuori anche Ibra. Con Furlani andremo in serie B.
Direi Diavoli con la coda fra le gambe ed il forcone spuntato. Però una qualità questo Milan ce l’ha, sia che sia allenato da Fonseca che da Conceicao, riesce sempre a far diventare grande l’avversario di turno. Anche ieri sera i nostri difensori camminavano come vecchietti pronti per la Baggina, e lasciavano praterie per i Ciucci che però correvano come schegge impazzite. Probabilmente non avevano ancora regolato le lancette sull’ora legale, e guarda caso dopo un’ora sono scesi in campo buttando però al vento la ghiotta occasione per riaprire presto la partita con un rigore inguardabile di Santi; perché non lo ha tirato il giocatore designato? Così anziché dare birra al nostro centroavanti l’hanno affossato definitivamente.
Europa adieu, speriamo nei derby; si avvicina la Pasqua di risurrezione, risusciterà anche il nostro Milan? questa è davvero l’ultima chance poi solo lacrime e stridor di denti. Milan , quanto ti amiamo se siamo ancora qui a parlare di Te dopo cosi tante delusioni.