Europe Dreaming, Let’s Go Milan

Londra

Londra chiama, il Milan risponde! Riviviamo quelle vecchie, belle, care abitudini.

Ma chi riesce a prendere sonno, dopo serate epiche che ci fanno provare emozioni che non assaporavamo da 11 anni?

La squadra non si è fatta intimorire né dalle tregende metereologiche, con mix di neve e pioggia, né dall’avversario… E poi Pedro Porro è tutto un programma di nome e di fatto!

Harry-vederci Kane! Non giocavamo contro il Signor nessuno, bensì contro talenti blasonati che erano presenti in Qatar.

Conte, dal canto suo, quasi irriconoscibile: forse consapevole che la sua squadra difficilmente sarebbe passata? Sorprende che non si sia quasi mai arrabbiato.

Meno delle dita di una mano le occasioni concesse agli avversari, tra andata e ritorno!

Siamo in terra inglese, ma chi lo direbbe? Il padrone del campo e del gioco è una sola squadra, vestita di rossonero.

Si è rivisto il Milan compatto, attento e determinato, che pressa alto, e con personalità difende bene a campo aperto.

Giroud, il re delle sportellate, è su ogni pallone, ha voglia e carattere da vendere: alla sua tenera età ci tiene a fare la differenza.

Chi non vorrebbe un Olivier per compagno? E poi lo troviamo scatenato nei festeggiamenti, come un vero tifoso.

Il nostro leader Magic Mike, in versione regista difensivo, è super attivo anche fuori dalla porta, multi ruolo, e ogni tanto stupisce noi sui divani. Quei divani con un tifo caldissimo e trepidante vedevano i minuti non finire mai, anche senza supplementari!

Theo, inarrestabile, è tornato il fulmine che ben eravamo abituati a vedere: Romero ne sa qualcosa!

Gridano però vendetta le occasioni da gol create e non finalizzate. Forse abbiamo tenuto le reti in cassaforte per i quarti di finale?!

Effettivamente l’unico neo rossonero al New White Hart Lane è l’esagerato numero di gol sbagliati gratuitamente.

Lo step che dovrà fare ora il Milan è concretizzare ogni possibilità di segnare, sia in Italia che, soprattutto in Europa.

Nelle partite secche ogni occasione potrebbe essere l’ultima: migliorare sotto l’aspetto realizzativo sarebbe un vero upgrade.

Il Diavolo gestito da Pioli ci sta abituando a grandi imprese, dal trionfo in Italia la scorsa stagione allo scalare turni europei in pochissimo tempo.

E dire che molti di questi giocatori non avevano mai vissuto sul campo le notti da dentro o fuori. Qualcuno magari solo da tifoso. Esserne protagonisti è tutt’un altra realtà.

Sono emozioni ed esperienza che accrescono il bagaglio della banda dei giovani alla riscossa, e danno la spinta per le nuove tappe europee.

C’è poi che come Leao era più spensierato a fine partita che durante! Prima tranquillo, poi su di giri, speriamo che ai quarti si trasformi anche nei momenti clou.

E, Sandro, il cuore pulsante del centrocampo, autentico maratoneta, è al settimo cielo: sia per Tonali che per Giroud la qualificazione è “tanta roba”.

Pioli euforico a caldo, non nasconde la consapevolezza che ora si debba assolutamente recuperare il terreno perso in serie A.

Dal doppio confronto siamo passati perché ci abbiamo creduto con tutto il cuore e l’orgoglio, quell’orgoglio ed ambizione che sono propri del nostro dirigente Paolo Maldini.

Anche lui emozionato a bordocampo assieme ai ragazzi, quasi come quando era uno di loro.

Al secondo anno nella coppa prestigiosa non era semplice per nessuno essere in questo novero di squadre ma noi, da mina vagante, stiamo dicendo la nostra.

Tornare a casa, tra le prime otto d’Europa, è suggestivo: ora arriva la vera salita: giocare spensierati, senza timori reverenziali, potrà aiutare contro chiunque.

Nota a margine: sorprende che il PSG e Gigio ancora una volta debbano abbandonare presto le ambizioni… Spiace!

Ora concentriamoci sulla serie A dati che per l’Europa c’è un mese di tempo.

“Quanto è bello l’AC Milan

Quanto è bello essere NOI”

Londra

 

 

Written By
More from © Marta Baudo

Breccia A Porta Milan

Europa da dentro o fuori. Ma c’è chi invece sembrava pronto per...
Read More

1 Comment

  • Hai toccato tutti i punti Marta. Francamente mi aspettavo un Tottenham piu’ battagliero e di conseguenza una partita di sofferenza. Con un po’ di concretezza in piu’ avremmo potuto anche vencerla. Il palo di Origi ancora trema…Vorrei vedere sempre un Milán cosi. Firenze ancora ce l’ ho nella retina. I miei eroi Maignan, Theo e Giroud sono stati straordinari. Chissa’ se Thiaw si rivelera’ un fenómeno come e’ successo a Kalulu…Ora testa al campionato, dobbiamo rientrare nella lotta per un posto in Champions e la battaglia e’ serratissima. Attenzione al ritorno della Juve. Sembrerebbe che potrebbero restituirgli i 15 punti che gli sono stati tolti per le note vicende….Sempre Forza Milán!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *