Un Diavolo senz’anima. Milan Fiorentina: no comment! Passerella della moda milanese? No, sfilata viola.
Il mio amico Giampi ed io, allibiti, davanti al nulla cosmico.
La confusione regna sovrana: dall’alto al basso. Se poi si aggiunge la sindrome San Siro, e la paura…
Faremmo bene a tappezzare Milanello di cartelli “Don’t Panic”.
Dovrebbe essere un onore e uno stimolo indossare la maglia rossonera e invece…
I nuovi perché sono i nuovi, i vecchi perché sono i vecchi!
Ora rimangono solo le briciole del Milan. “If i lose myself”.
Suso a San Siro non avrà più vita facile, questo è ufficiale. Potrebbe non essere l’unico.
Se si è deciso di lottare per non retrocedere, potevano dircelo subito.
Giampaolo è oggi la figura più esposta. Dispiace, ma l’occasione della vita se la sta giocando non proprio come ci si aspettava.
Sconcerta la virata del Mister sul mettere prossimamente in campo più quantità.
Simo in tempi non sospetti qualche dubbio l’aveva pur manifestato!
In questo contesto nebbioso risulta difficile capire se gli attuali calciatori rappresentino una base dignitosa da cui ripartire.
Nelle altre squadre dimostrano qualità di un certo tipo; poi, arrivati a Milanello, avviene una preoccupante metamorfosi.
Questa rosa avrebbe avuto bisogno di un tecnico di polso e dotato di carisma, oltre che di giocatori con la cazzimma.
Concorso di colpe!
Un Ribery di ben 36 anni fa il ragazzino e ha ancora fame vera: che personalità.
Castrovilli, chi è costui?
Fino a maggio Rino cercava di trasmettere carattere, cuore e grinta per sopperire alla mancanza di qualità… faticosamente!
Quale sarà ora la via di fuga da questo vortice depressionario, sempre che la si trovi in tempi utili?
Bisognerà mettere in campo testa e anima. Ma chi è ancora vivo?
Nel giorno del compleanno di Sheva, Leao fa un gran gol in stile “Il bambi d Kiev”.
Noi cuori rossoneri siamo arrivati al capolinea: dalle parole alla dura contestazione.
Un amico aveva predetto il rischio di una simile contestazione e ci aveva visto lungo.
Ma il calcio appassiona e crea dipendenza…
Tutti uniti si rinasce.
Dove sono io (poltroncine rosse) siamo sotto Maldini e Boban. I tifosi hanno urlato ” Voi avete rovinato il Milan” molte volte, e poi si sono girati per urlare a Giampaolo di tutto , meno bello. E non vi dico quel che dicevano al Turco e a Suso!!! Noi cd ne siamo alzati per andare dopo il rigore stoppato da Gigio, e Marta ci manteneva informati, ma siamo veramente incavolati .
Purtroppo le mie previsioni si sono tramutate in realta’. Avevo espresso forti dubbi su Giampaolo, allenatore con poca personalita’ e con le idee confuse. Questa non e’ la Samp. Questo e’ il Milan. Maldini, grande giocatore ma NON e’ un dirigente. Suso e il turco dopo l’ anno scorso ( al disotto delle loro possibilita’ ) sono letteralmente spariti, cosi’ come il nuovo Sheva ( Pjatek) impercettibile. Il problema e’ che ognuno va per conto suo e questo sucede perche’ Giampaolo non e’ capace di spiegare a che gioco dobbiamo giocare. Mi resulta stridente l’ idea di proseguiré con questo allenatore. Abbiamo una emergenza ed e’ quella di uscire súbito dalle sabbie mobili della mediocrita’ e dalla zona retrocessione. Insisto, siamo il Milan. Per assurdo avrei preferito Zeman invece di Giampaolo. Stessa filosofía ( che piace tanto a questa dirigenza) . Almeno con Zeman i giocatori corrono e non passeggiano per il campo. Il pubblico straordinario come sempre e’ stato defraudato da questi scappati di casa e con ragione hanno abbandonato lo stadio. Ora servono decisioni forti e immediate. Un allenatore stile Conte per intenderci. Poi a Gennaio dobbiamo liberarci di pesi morti ( Suso, Chala, Kessie, Biglia, Rodriguez per esempio) e prendere gente che ha fame e voglia di indossare i nostri colori. Per riattivare questa squadra senza senso e senza convinzioni altrimenti finiamo come nel 1981 quando siamo retrocessi. E io purtroppo l’ ho visto…….