Con la classifica che ormai ha poco da chiedere, forse solo un misero posto in un’Europa sconosciuta, giochiamo per l’orgoglio e la maglia.
La storia della disgraziata stagione rossonera continua sulla falsa riga anche contro il Lecce. E così si passa dalle tante occasioni create alle poche concretizzate, per di più con gli avversari che segnano con il tiro della domenica, alla prima occasione.
Tanto possesso palla sterile, difesa e centrocampo troppo alti e così, per non smentirci anche stavolta, andiamo in bambola! Siamo spesso in ritardo nelle transizioni da fase offensiva a fase difensiva e in balia delle ripartenze avversarie, con la squadra spaccata in due. Poveri noi!
Le gambe danno l’impressione di girare un po’ più del solito ma noi siamo ancora precari e rischiamo lo psico dramma.
Sorprende non essere rimasti in inferiorità numerica, quasi la regola in questa stagione così balorda.
Gli episodi nel calcio hanno un certo qual peso, e incidono… Così è normale che, in un periodo di per sé complicato, se ti annullano due gol per un niente, perdi fiducia, e la frustrazione sale.
Ne deriva che, anche creando occasioni per segnare, gli errori e l’insicurezza diventino cattivi consiglieri.
Se poi per paura di sbagliare freniamo il coraggio nelle giocate e perdiamo l’attimo, allora tutto si complica.
Anche il Var sembra diventato un potenziale nemico. Se Pippo Inzaghi avesse giocato all’epoca del Var, avrebbe segnato la metà dei gol!
Si ha poi la sensazione che i portieri avversari contro di noi parino l’impossibile.
Il colmo è dover rimontare contro Giampaolo allenatore: lo ricordiamo bene, pochi mesi da incubo!
Quando tutto va storto, solo un episodio può far girare i risultati e a sorpresa è venuto in aiuto l’auto gol leccese.
Peccato per la sfortuna che continua a prendersi gioco di Santiago Gimenez.
Intanto, tra una panchina e l’altra, pur nella sua vaghezza, Leao continua a sfornare preziosi assist!
Pulisic poi, oltre ad illuminare la strada per la risalita, ci prende per mano e spazia a tutto campo. Un mix il suo di duttilità, volontà e qualità.
Non oso pensare dove saremmo senza di lui. Il vero leader stagionale arriva da lontano.
Capitan America e Reijnders sono i due fari dai quali ripartire per la costruzione del Milan, giocatori veri.
Comunque non ci capita mai di vivere una partita in relax. Certo che una stagione così surreale fa riflettere.
Chi avrebbe immaginato di vedere passare Conceicao dall’esordio con il botto al dramma di una classifica compromessa?
Questi tre punti sono utili soprattutto per il morale e per farci respirare dopo un profondo buio senza risultati.
Non ci dispiacciono le esultanze e gli abbracci di una squadra apparentemente unita, né ci dispiace un Leao impermeabile alle esclusioni.
Ci rasserena rivedere in panchina Florenzi, dopo un lungo calvario. Non più solo tifoso ma anche terzino pronto a entrare.
Continuiamo su questa strada con fiducia anche in una posizione di classifica non consona.
pazzo Milan 🙂
Ciao Marta, in molte delle tue considerazioni coincido. Ormai dopo il 2-0 pensavo ad un altra debacle orribile. 2 gol annullati e loro al 1′ tentativo gol. E poi si, Falcones si aggiungere slla serie di portieri che contro il Milán diventano súper eroi. Cosi’ vome l’ attaccante che fino al momento di giocare contro di noi era quasi un fantasma. Un po’ come quel brasilisno del Feyenoord…poi succede di giocare con 16 attaccanti, mossa della disperazione e…si ripete il miracolo come contro il Parma. Ma malgrado questa vittoria non possiamo giocare sempre alla disperata, ed ogni volta stare col patema d’ ánimo..finiamo dignitosamwnte ( spero non in Conference) questa annata maledetta e punto e a capo. Sempre Forza Milan
Se poi per paura di sbagliare freniamo il coraggio nelle giocate e perdiamo l’attimo, allora tutto si complica… Ecco il punto. Da un lato entrambi gli allenatori non hanno trovato e scelto una formazione tipo sulla quale fare conto e questo non va bene. Dall’altro se ci si mette pure la Curva a contestare, non solo la società, e ci starebbe pure, ma anche i giocatori ai quali tutto si può rimproverare fuorchè la mancanza di impegno, allora il gioco è fatto. Si soffre ogni domenica. Trovo incomprensibile l’atteggiamento dell’allenatore e insopportabile quello della Curva. L’allenatore non è evidentemente adeguato ma i ragazzi, specie in momenti come questo che abbiamo già vissuto in passato, vanno aiutati e non boicottati! Se molti rimpiangono le vecchie gestioni italiane, la berlusconiana in primis, io rimpiango la Curva che ho frequentato per tanti anni (Fossa e Brigate).
Sempre gli stessi alti e bassi sia da partita a partita che all’interno della stessa partita. Mi fa rabbia che magari spendendo due soldi in più in estate e prendendo Conte (come avevo suggerito in un mio post ad inizio stagione) ora eravamo in tutt’ altra situazione ed era l’uomo giusto vista la totale assenza della dirigenza societaria al posto giusto ed avrebbe fatto fare bella figura a questa società totalmente assente. Sempre Forza Milan comunque