Il Milan ha provato ad illudere tutti, pronti via in quel di Bologna: sembrava troppo bello avere un doppio vantaggio che lasciava credere a giocatori e tifosi rossoneri di avere il risultato in tasca. Invece mai dire mai, l’ottovolante stava solo iniziando il saliscendi e, tra mille brividi, il diavolo stava per essere colpito.
Certo, c’è da dire che i ragazzi, a tratti compassati, ce l’hanno messa tutta per tenerci con il fiato sospeso, rinunciando a giocare troppo presto e pensando che al Dall’Ara si trattasse di una scampagnata.
Errori che non andranno più commessi! Il risveglio della banda di Sinisa è stato solo opera nostra: abbiamo permesso loro di restare troppo a lungo a galla.
Sembra quasi che ultimamente il Milan, per tenerci più in allenamento, mostri due facce alterne: con il Verona era successo a tempi invertiti rispetto a Bologna. A dire il vero, anche il campionato sta dimostrando come tali avversari non siano squadre semplici da affrontare.
Un monito però per il futuro prossimo, è che dobbiamo tornare ad essere più compatti soprattutto nelle retrovie, commettere meno ingenuità e chiudere quella saracinesca che era un punto fermo.
Nonostante lo tsunami che ha sparigliato i giochi, i ragazzi alla fine hanno avuto la meglio, portandola a casa, con umiltà e cinismo, da grande squadra. Passare indenni momenti complicati è pur sempre una dote.
Chi ci ha preso gusto a segnare con nonchalance è il ragazzo rossonero dentro, il nostro Calabria; e, tra l’altro, con una rete davvero bella.
A sorpresa, Ballo-Touré è stata una spina nel fianco del Bologna: diamogli tempo e potrà migliorare ancora.
Quanto al quarantenne Ibra, ancora in fase di carburazione, l’avremmo tolto tutti all’intervallo, ma poi ecco che ti sorprende, e con una giocata risolve la sfida: infatti è lui che segna il gol che chiude i conti.
Pioli tocca quota “100” in una serata davvero rocambolesca: dovrà lavorare un po’ di più sulla guardia alta e su quello spirito di gruppo che ha costruito da quando è arrivato.
Si è sempre sul filo del rasoio: che la caratura degli avversari sia piccola, media o grande, bisogna stare sul chi va là.
Un dato di fatto è che alcuni giocatori sono ancora in fase di rodaggio post infortuni, mentre altri giocano ogni tre giorni senza possibilità di rifiatare: tirare la carretta così ed essere ad un tempo brillanti non è… un gioco da ragazzi. Portare punti in tali momenti vale ancora di più.
E comunque tanto di cappello ad un gruppo come quello rossonero che, nonostante le tante assenze da diverse partite, fa 25 punti su 27 disponibili, mettendo fieno in cascina.
Due nomi a caso che ci mancano come il pane sono Diaz ed Hernandez; qualcosa finalmente inizia a muoversi: Theo is back!
Intanto non c’è tregua dato che arriva già il Toro e, guarda un po’, ha giocato un giorno prima di noi.
La nota positiva è che siamo primi in classifica!…Quella negativa è che la squadra non ha ancora, dopo 9 giornate, un assetto stabile e una motivazione che la possano rendere realmente competitiva per lo scudetto. Ho grande ammirazione per la determinazione di Ibrahimovic di riprendersi dopo ogni infortunio o inconveniente; dimostra ogni volta di più di essere un professionista serio, uno sportivo eccellente ma, nello stesso tempo ritengo che se si vuole vincere lo scudetto non si può puntare su di lui o su Giroud. La squadra ha bisogno di innesti di qualità: Maignan, Brahim Diaz, Theo Hernandez, Tonali, Bennacer, Tomori ( ultimamente purtroppo discontinuo ), Leao, imperbe ma volenteroso atleta, sono gli elementi su cui costruire un grande Milan. La società deve ridefinire l’assetto della rosa che è numerosa ma non particolarmente brillante, e credere che il Milan è un valore, un marchio, un investimento su cui puntare, rischiare…..per vincere…..Forza Milan!
La partita con il Bologna ha dimostrato che nel nostro campionato non ci sono squadre ” morte”. Il Bologna in 9 ha giocato meglio di noi che incredibilmente con un 2-0 e 2 uomini in più ci siamo fermati…era nella logica delle cose che poi avremmo vinto. La mancanza di attori fondamentali come Theo, Brahim, Maignan, Kessie, sta cominciando a pesare. Poi mi sembra che con Ibra in campo abbiamo cambiato modo di giocare, meno fluido e un po’ troppo prevedibile. Ad ogni modo siamo li’, primi in classifica grazie anche alla Roma che ha fermato il Napoli. Sono comunque fiducioso perche’ leggo che stiamo per svuotare l’ infermeria, giusto in tempo per affrontare partite fondamentali per il prosieguo del campionato cominciando con il Torino domani, ma soprattutto per continuare a sperare nella qualificazione agli ottavi di CL. Sempre Forza Milan!