Dopo la sciagurata semifinale d’andata era arduo sperare una rimonta.
Se a metà del girone europeo mi avessero chiesto quante chance avesse la squadra di arrivare in semifinale, avrei risposto poche.
Già superare il girone sembrava missione impossibile dopo quell’arbitraggio di Milan – Chelsea che ho ancora negli occhi.
Ma poi riuscire a superare uno dopo l’altro ostacoli tosti, aveva ingolosito i palati e alimentato il sogno.
Così fa ancora più male uscire in una semifinale di Champions, per di più contro i nostri più acerrimi rivali. Fosse capitato con il City o con il Real il peso sullo stomaco sarebbe stato minore.
C’è da ammettere a malincuore che i nerazzurri hanno una rosa di gran lunga superiore alla nostra. Oltre a tutto ci manca la loro fisicità e abbiamo grandi limiti tecnici.
La qualità anche nel calcio è il non plus ultra, e avercene dà i suoi frutti.
Ci saremmo però in massa aspettati almeno carattere e voglia di provare a ribaltare l’andata ma i nostri tiri in porta sono stati quasi nulli.
Proprio noi che eravamo capaci di fare grande pressing abbiamo dimenticato come far male agli avversari, con il nostro digiuno da gol.
Ancora una volta, come in troppi derby recenti, ci siamo presentati spaesati e sfiduciati, quasi avessimo davanti i marziani.
Non si è mai avuta la sensazione che avremmo riaperto i giochi e tentato l’impresa: non avevamo proprio colpi in canna. Costruire trame di gioco era ignoto ai nostri con i reparti scollegati.
Emblematiche le espressioni dei nostri volti sul divano nel momento in cui si è spenta ogni speranza.
Dietro alla nostra inconsistenza nella doppia semifinale ci sono più fattori, tra gli altri la poca esperienza in campo di molti, l’involuzione nel gioco collettivo, la scarsa resa dei nuovi arrivati.
Comunque appena i nostri giocatori chiave sono infortunati o non al top, ahimè il risultato è scontato e dalla panchina non accade nulla di eclatante.
Paolo Maldini per primo è consapevole del divario che abbiamo con le grandi d’Europa. A caldo ha analizzato lucidamente la situazione.
Senza investimenti è difficilissimo competere ad alto livello; d’altronde se il diktat della proprietà è puntare sui giovani, raggiungere traguardi prestigiosi non sarà… un gioco da ragazzi!
Troppo presto capire, al momento, cosa succederà al livello della nostra rosa in estate.
E pensare però che in cinque anni eravamo passati dai preliminari di Europa League ad una semifinale di Champions.
Se arriverà a Istanbul, Carletto avrà una rivincita da perseguire e dovrà rappresentare tutti noi. Sappiamo quanto sia milanista dentro: facci sognare almeno tu.
Ora è un terno al lotto capire come si comporteranno i nostri nelle tre sfide mancanti in campionato.
Tireranno fuori quell’orgoglio smarrito sul più bello?
Avranno capacità di reagire?
Suvvia ragazzi, tornate a gonfiare la rete.
Diavolo: “Sempre insieme a te sarò”.
Mi sembra che siamo tutti incavolati neri più che con il risultato, con la partita orribile che abbiamo giocato. Inguardabile! Guardando oggi Real e Manchester City, il city sembrava di un’altro pianeta. Mi dispiace per Carletto, ma vorrei che i cugini fossero seriamente sconfitti!! Ma il Milan cosi’ non va!
Ho atteso la fine di Real Madrid M.City con la speranza di avere una traccia milanista ad Istambul. Purtroppo nemmeno Carletto ci sara’. E forse e’ un bene che nessun milanista torni in quel campo maledetto. E con poca sportivita’, lo ammetto, vorrei vedere lo stesso esito per l’ inter che abbiamo avuto noi in quella sciagurata finale. Viste le forze in campo non credo sara’ difficile. Detto questo credo che Maldini ieri sera con le Sue spiegazioni ( plausibili) stia preparando la sua uscita dalla dirigenza. Parlare di investimenti con gente come Cardinale e’ pericoloso. La proprieta’ credo non abbia capito che non siamo il Frosinone, con tutto il rispetto per la neopromossa, ma che siamo l’ A.C. Milán, e che per questo deve daré un plus a questo brand. L’ essere virtuosi ma fare le nozze con i fichi secchi non puo’ bsstare. Spero che lo abbiano capito. E se tanto mi da tanto allora preferiso fare come l’ inter indebitata fino al collo ma con una squadra che vince titoli e arriva in finale di Coppa Italia e Champions League. Chiudiamo in fretta questa stagione con la speranza tenue di riuscire a piazzarci tra le prime 4. Sempre Forza Milán!
Ultimi 4 derby segnati da 4 pesanti sconfitte.
Non era mai successo . Mr Pioli con le sue dichiarazioni alla vigilia mi aveva quasi convinto nella rimonta impossibile .
Invece il nulla, due occasioni il primo tempo con Diaz (il peggiore) e Leao, poi niente…
Ora speriamo nel 4* posto, l’unico vero obbiettivo rimasto.
Prima della finale di Supercoppa Mister Pioli aveva rassicurato tifosi e giornali dichiarando di conquistare almeno un trofeo…purtroppo i conti si fanno alla fine e resteremo con un pugno di mosche in mano nonostante l’arrivo in Semifinale di Champions e diversi milioncini entrati nelle casse rossonere.
Sempre e comunque FORZA MILAN !!!