Neanche Conceicao è riuscito a rigenerare un gruppo perso nel nulla.
Raccontare di tattica e di gioco sembra ora impossibile. I problemi arrivano da molto lontano, giù giù fino al campo.
Penso per assurdo che con uno stadio completamente vuoto, come in periodo Covid, questa squadra senza più sicurezze, avrebbe trovato maggior forza di reazione.
Sì, perché viene da sé che un gruppo già in tilt psicologico, con un ambiente intorno pesante e carico di fischi sbagli l’impossibile. Come molte volte nelle ultime tre stagioni, anche contro la Lazio, abbiamo giocato solo un tempo.
Quando non da due settimane, ma da troppi mesi, non gira proprio niente e non arrivano risultati, la conseguenza minima è non riuscire a fare neanche due passaggi corretti.
Siamo una squadra di singoli dove ognuno pensa solo al proprio orticello. Per di più fragili e privi di sicurezze.
Ma come è oltre a tutto possibile che giocatori di buon livello, d’improvviso, diventino scarsi?
Per esempio, il nostro attaccante di razza di nome Santi Gimenez, nuova stella del Milan, con tutti i numeri dalla sua parte, può essere diventato nullo d’improvviso?
Santi, per quel poco che abbiamo visto, è un grande giocatore. Provate a dargli dieci palloni a partita e vedrete che tornerà a gonfiare la rete in continuazione!
Se poi addirittura Pulisic fa nella stessa azione una cosa bene e una male, allora significa che non abbiamo più nemmeno i nostri punti fermi. Un pensierino lo dedichiamo anche a Pavlovic!
Un dato non proprio irrilevante, nel quadro generale, è l’ormai consolidata scarsità di… milanismo, in campo come in società.
Con Milan – Lazio è iniziato il nostro viaggio verso il patibolo. Ci mancava la divisa in maschera!
Sorge spontaneo pensare che da Zagabria la squadra abbia staccato la spina…
Capita che la forza della disperazione spinga Conceicao a fare all in, rischiando l’impossibile. Arriva un misero gol, che è la nostra media di reti segnate ora. Con tutte le occasioni che creiamo da inizio stagione, dovremmo segnare almeno due o tre gol a partita.
E pensare che lo scudetto del 2022 sarebbe potuto essere l’inizio di un ciclo!
Dobbiamo tornare indietro di dieci anni per trovare una situazione simile di classifica e risultati. Sarà frustrante vedere se alla fine saremo nella stessa posizione.
Sta di fatto che abbiamo già rinverdito le statistiche negative di ogni tipo.
Voltiamo pagina: la stagione 2025 / 2026 sarà il nuovo anno zero. Abbiamo bisogno di figure di valore e di personaggi attaccati ai nostri autentici colori. Anche un Ambrosini?
Dobbiamo seguire l’esempio del Napoli che, dopo il Purgatorio di una stagione senza coppe, è rinato dalle ceneri.
Quale sarà ora il nostro obiettivo nelle giornate che ci rimangono? Salvare l’orgoglio e correggere il tiro prima dell’estate!
Una società come il Milan con alle spalle la storia così gloriosa non può fare questa fine: non siamo gli ultimi arrivati.
In questi momenti si mette alla prova la fede autentica!
Allegria: il nostro prossimo avversario sarà Giampaolo…
Ciao Marta, purtroppo le cose non vanno molto bene, speriamo finisca presto la stagione. Mi auguro che la dirigenza faccia mea culpa , e che si riparta il prossimo anno con lo spirito milanista. vedremo nelle prossime gare, se c’è un peggio al peggio. Buona serata, Andrea.
Ciao Marta, Milán- Lazio e’ solo l’ última fermata del nostro psicodramma . Ma nessuno in Societa’ si e’ preoccupato di assumere una squadra di psicologi? Possibile mai che nessuno si e’ accorto che a parte l’ incapacita’ gestionale dell’ aspetto prettamente sportivo abbiamo seri problemi psicologici nell’ affrontare le partite? Torino, Bologna e Lazio praticamente in fotocopia nel risultato e nell’ atteggiamento. Quello delle magliette e’ soio una sciocchezza, si puo’ giocare male o bene a prescindere. Sinceramente mi dispiace tanto per Sergio Conceiçao che le sta provando tutte per non affogare. Continuo a pensare che e’ meglio non classificarci nemmeno per la Conference, coppetta umiliante che porta solo sacrifici e scomodita’. Meglio ricominciare liberi da impegni e dedicarci per la prossima stagione solo al campionato
Via tutti quelli che non sono da Milán. Non mi interessa chi sia. E ricominciamo da un DS capace, spero tanto sia Igli Tare che alla Lazio ha fatto benissimo e non Paratici, un condannato come lo sarebbe Moggi. Sempre Forza Milán!
Buongiorno Marta, tutto questo è frutto di una società che ha due anime, una con una percentuale maggiore e con un prestito da saldare l’altra in attesa che venga saldato il prestito. Così facendo si dà l’ alibi ai giocatori sapendo che l’allenatore di turno ha un contratto con clausola semestrale o annuale, le scelte fatte in estate dimostrano che non tutti sono andati dalla stessa parte sia società che allenatori e giocatori. Ma gli addetti ai lavori, i giornalisti perché non hanno chiesto notizie e delucidazioni in merito alla proprietà, quale è il progetto tecnico per i prossimi tre anni. Troppo comodo sparare ora qua poi la. Solo critiche, ma quando si intervista la proprietà si deve avere il coraggio di fare domande anche scomode, ai pseudo dirigenti di turno chiedere il loro potere decisionale, chiedere quale progetto si prospetta. La dimostrazione che le anime della società sono nulle sta negli arbitraggi di quest’anno ogni domenica con noi ci sono interpretazioni diverse e nuove, mi domando ma voi addetti ai lavori dove vivete? Se un fallo di mano in mezzo al campo è fischiato perché in area no? Se una spinta evidente in mezzo al campo è punita perché in area no. Il rigore datoci contro era come Pistilli contro Reijnders, contro l’Atalanta, contro il Lecce, dall’inizio sembra che gli arbitri con noi si divertano, dove è la società? Dove sono i giornalisti? Solo a criticare. Guardate i punti, solo in un’occasione con 39 e’ stato fatto peggio, guarda caso quando c’erano Maldini e Boban, scegliendo prima Giampaolo e poi Pioli. Gente cacciata perché si arrogava il diritto della storia. Ancora oggi paghiamo i bidoni scelti da quei due. Spero vivamente che non si scelgano né Conte e ne’ Paratici.Grazie sempre
Marta, Fabio e tutti gli altri amici milanisti: Fabio ha assolutamente ragione con questi punti: le inconsistenze arbitrali sembrano succedere sempre contro di noi e non si sente nessuna voce della societa’. Come possono sentirsi i giocatori? E domando un’altra volta: che cavolo di ruolo ha Ibrahimovic? Sono più di 40 anni che seguo al Milan e vado a vedere calcio, e questa squadra nostra e’ inafferrabile e incomprensibile. Ma perche non prendiamo l’allenatore dell’Argentina, Lionel Scaloni, per esempio? Sono profondamente delusa e amareggiata!
Ciao Marti, i risultati in Champions delle partite di andata dei quarti di finale hanno smascherato definitivamente il deprimente stato del nostro calcio; le squadre che hanno eliminato Atalanta, Milan e Juve sono state sonoramente bastonate subendo ben 12 goals. Oggi si cerca il capro espiatorio della disfatta Milan, a mio parere (come anche si legge in stampa qualificata) si tratta di un’associazione a delinquere: la Proprietà ha tirato la cinghia sull’ingaggio dell’allenatore badando solo a risparmiare e non alle valenze tecniche del prescelto. L’allenatore ovviamente ha dato quello che poteva dare, cioè poco; per fortuna che ha atteso a prendere a testate l’arbitro lontano da Milano, ci mancava anche questo! Il suo sostituto (su cui non mi permetto di esprimere un giudizio tecnico) è entrato in corsa con giocatori che non aveva scelto e che non aveva né allenato né preparato. Ha dato una scossa, poi in breve tempo la carica emotiva si è dissolta ed ora siamo in preda ad una grande confusione che lui non riesce più a gestire. A questo punto la Proprietà ha messo mano al portafoglio ma forse è troppo tardi. Ho anche l’impressione che ci sia una carenza di preparazione atletica, molti giocatori camminano e quando devono rincorrere sono guai. Forse siamo ad una svolta , forse i Vertici si sono convinti a ricreare una struttura vera partendo dal Direttore Sportivo, vediamo cosa succede. Da parte mia rimpiango la bella casacca a strisce verticali rossonere e non le maglie multicolori create per far cassetta, quella è la maglia vincente e quella è la maglia del nostro tifo, la maglia del NOSTRO MILAN.