Chi si sarebbe aspettato di capitolare, un giorno all’improvviso, dopo aver comandato a lungo il gioco? Forse a vedere la poca incisività in attacco, in realtà le avvisaglie c’erano, ma confidavamo in una cassaforte in zona Donnarumma.
A questo punto sorge spontaneo chiedersi quando smetteremo di prendere gol e torneremo ai clean sheet. Nulla osterebbe vincere uno a zero, ma fondamentale sarebbe rimanerci.
Il nostro nemico a San Siro sembra sia diventata la sindrome del tennista che come una scheggia impazzita impedisce di ragionare.
La fiducia nei propri mezzi viene a mancare e a vincere è la paura di compiere gesti semplici, si sbagliano passaggi banali e ci si perde in un bicchiere d’acqua; questo soprattutto in casa. In trasferta siamo più sfrontati.
E poi capita addirittura che i cambi diventino controproducenti… Il simpatico De Zerbi invece ne azzecca una più del diavolo, e scatena panico collettivo: così il Sassuolo torna ad essere un tabù.
Si dice spesso “vincere aiuta a vincere”, ma la miccia non si è accesa post Genoa. Dove sono l’ardore, la cattiveria, e lo sprint della gioventù? Incompiuti, ingenui, sterili. Errare è umano, perseverare non è… da Diavoli.
Vero è che per più di metà stagione il centravanti titolare è stato fuori uso, e le pedine sostitutive, o… infortunate o spesso con la testa altrove. Non trova però alcuna spiegazione scientifica il rendimento da zone basse, quando giochiamo in casa. E così si continua a dare gloria ai Raspadori di turno, trasformandoli in super eroi per un giorno.
Pioli ripete come un mantra il ritornello: “le partite durano 95 minuti” ma se smettiamo di giocarle al minuto 75, o stipuliamo un accordo con gli avversari o rischiamo la solita beffa.
Ora non avremo tutto solo nelle nostre mani ma se facciamo come spesso in trasferta, potremo ripartire, nonostante tutto.
Siamo arrivati a sei giornate dall’epilogo della tormentata stagione: dato che volere è potere, e da mesi remiamo verso quell’obiettivo, riaccendiamo la concentrazione e non vanifichiamo quanto sudato nel tour de force.
Ora si farà visita a quella Lazio che ci rievoca emozioni da ultimo minuto. Dovrà essere il traino per una ripartenza da squadra vera.
Dotiamo i nostri ragazzi di magnesio e fosforo per il mese di fuoco, cercando di remare tutti verso la stessa direzione. Non serve a niente, ora, stare a rimuginare sui punti persi per strada!
Intanto il tormentone che ha monopolizzato questi giorni, la Superlega, non ha fatto tempo a nascere che già si eclissava. Maldini si è espresso con poche ma chiare parole.
Una voce rossonera dentro, Ambro, solo poche ore fa manifestava ancora una volta il suo amore per il Milan. Lo faceva durante la presentazione del libro di Diego Guido, “Paolo Maldini, 1041”.
Noi ri – vogliamo 11 leoni per sei partite e Zlatan in campo: come spettatore non pagante il tempo è scaduto.
La prestazione opaca della nostra squadra è la conseguenza di una mancanza del “senso di appartenenza” dei giocatori a una società che non esiste o comunque non si manifesta come dovrebbe.
Dinanzi alla dichiarazione del direttore tecnico Maldini che si è dichiarato ignaro delle iniziative prese dal presidente e dall’amministratore delegato relativamente alla Superlega, la logica conseguenza, quella più dignitosa, sarebbe stata le dimissioni di entrambi i responsabili della scellerata decisione. Ciò non accade perché il Milan non ha una proprietà ma è in mano a un fondo americano che di sport conosce il baseball o il basket ma non ha nessuna competenza calcistica e quindi affida la nostra gloriosa squadra a due apprendisti del football.
Gazidis quali titoli può esporre nel suo palmares nella ultra decennale esperienza con l’Arsenal?
E poi, Donnarumma, che chiede cifre vergognose per rinnovare l’ingaggio, che valore aggiunto ha dato ieri sera? Ibra la smetterà di vagabondare tra Sanremo e Malmoe e si concentrerà sul suo compito che è quello di essere il goleador del Milan? Temo che anche questa stagione che avrebbe potuto essere migliore delle ultime si avvii a imitare tristemente le precedenti. Mala speranza è l’ultima a morire…Forza Milan!
Ieri abbiamo dimostrato di non essere da Champions League. In primis Pioli dimostrando i suoi limiti proverbiali. De Zerbi gli ha dato una lezione su come leggere le partite e soprattutto come cambiarne le dinamiche. Ieri abbiamo dimostrato che forse i malpensanti avevano ragione a dire che siamo dei sopravvalutati. E che forse il nostro livello e’ da 6/7 posto. Ieri abbiamo dimostrato di non saper gestirele le partite. E’ inammissibile perdere con una squadra che non ha nulla da chiedere al campionato, mentre noi dovevamo consolidare il 2′ posto. E solo grazie alla Roma che oggi ha fermato l’ Atalanta, che per ora ancora siamo li. Obbiettivamente per come stiamo messi sara’ grasso che cola se arriveremo 5′. Atalanta, Juve, Napoli corrono piu’ di noi, e’ inutile negarlo. D’ ora in avanti non mi aspetto piu’ nulla. Pensando alla prossima stagione credo che si dovra’ iniziare un casting per un allenatore con gli attributi e almeno 5 giocatori che siano da Milan. Fuori le promesse non mantenute ( Leao su tutti) Ora cerchiamo di chiudere la stagione con dignita’. Sempre Forza Milan
Arrivare nelle prime quattro è necessario per poter fare un mercato con investimenti mirati e riscattare i giocatori in prestito. Non possiamo perdere altro tempo.
Dobbiamo fare più punti possibile e per lunghi tratti della stagione abbiamo dimostrato di poter stare in alto, poi troppi peccati di gioventù hanno rallentato il cammino. Crediamoci ancora Danilo e sempre Forza Milan
Ciao Marta, come sempre hai fatto l’analisi perfetta della gara. Purtroppo fino a quando si schiera Leao centrale d attacco sarà sempre critica. Poi ultimamente non riusciamo proprio a terminare una gara senza prendere almeno un goal. Sarà gigio che è un po’ distratto dal rinnovo? Buona serata a tutti i milanisti.
Quando Ibra non c’è farei giocare Mandzukic come punta centrale e non Leao. Il portoghese non deve più giocare come centrale d’attacco. Atalanta Roma è finita come volevamo, lunedì ci vorrà rabbia in campo che porti a nostri gol.
Ciao Andrea e Forza Milan
Lunedi ci ritroveremo a giocare contro una Lazio ferita nell’ umore e nell’ orgoglio. 5 gol presi ieri a Napoli non si ripeteranno. La Lazio ha un organico superiore allo Spezia….lo sottolineo perche’ non vorrei che Pioli e la squadra pensino che per giocare fuori casa avremo la vittoria assicurata. Temo molto questa trasferta…..Sempre Forza Milan ( di Sacchi e Ancelotti)