Mike, La Febbre Del Sabato Sera

Mike

Ad ogni sosta Nazionali ormai il grido è: si salvi chi può!

Guarda caso anche stavolta paghiamo dazio e tocca a Okafor finire nella injury list!

E così, con le spalle al muro e ridotti al lumicino, eccoci a sfidare la Fiorentina.

Poche le idee di gioco e scarsa la fluidità ma, in questo momento di emergenza, con tutta la pressione addosso, contava solo vincere.

Oltre a tutto non era semplice scendere in campo dopo le ultime settimane così complicate!

Abbiamo sofferto molto con, a tratti, i nostri reparti scollati tra di loro e troppo gioco dal basso. Ma i nervi, fortunatamente, hanno avuto la meglio sulla tecnica.

Così sono arrivati tre punti d’oro e per la testa e per il morale. Il bel gioco arriverà quando finalmente saremo al completo.

Anche le partite sporche hanno il loro peso nell’economia di una stagione. Ogni tanto vale la regola del: massima resa con il minimo sforzo.

Comunque dobbiamo imparare a soffrire di meno e a fare quei gol salva risultato e salva ansia!

Vedere poi la lavagna dell’arbitro segnare sette minuti ha dato l’idea di un recupero infinito con ancora troppi calci d’angolo nell’arembaggio Viola.

Resta il fatto che certi episodi di campo non devono finire nel dimenticatoio: qualche esperto dovrà pure spiegarci come mai se Thiaw, ultimo uomo, trattiene Kean, è rosso e se la stessa cosa capita contro di noi è solo giallo!

Questo Milan-Fiorentina rimarrà memorabile soprattutto al giovanissimo attaccante Camarda, che già nella Primavera gioca come fuori età. Ora addirittura ha debuttato sul palcoscenico dei grandi.

Applausi da brivido con uno stadio che all’unisono acclamava il suo nome, per un esordio da record a 15 anni… Giovane ma già maturo e con la testa sulle spalle. La favola del talentuoso bomber è speciale e nei suoi occhi si legge tutta l’emozione di un sogno divenuto realtà.

Questa vittoria deve chiamare nuove vittorie per ritrovare la necessaria continuità di risultati.

Sugli spalti era difficile prevedere chi avrebbe segnato contro la Viola ma si poteva immaginare un classico tiro di Theo da fuori area.

Non è stata una delle sue reti a cui ci ha abituato, ma un rigore perfetto, con lui glaciale sul dischetto. Il nostro terzino finalmente è tornato ad essere decisivo.

Chi sale e chi scende in pagella?

Jovic ahi ahi: fallendo la palla del raddoppio scende in basso, sprecando un’occasione ideale.

Invece è encomiabile Maignan, che ha voluto esserci pur, a insaputa di tutti, malato… Trasmette ancora una volta sicurezza, un vero alieno.

Bello il post social di Musah: “Unità Lotta Spirito Back on track”, oltre a quello emozionante di Camarda.

Ora teniamo la testa vigile dato che tra pochi giorni arriva una sfida in Champions decisiva per il prosieguo del cammino.

Intanto facciamo i complimenti al rossonero Sinner che ha portato l’Italia a trionfare in Coppa Davis dopo 47 anni. Con Jannik centravanti chissà dove arriveremmo!

 

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1 Comment

  • Ormai ci stiamo abituando all’ emergenza e francamente con la Fiore l’ 1-0 e’ arrivato come l’ acqua nel deserto. Con quello che avevamo da proporre in campo e’ stato un risultato al dila’ delle aspettative e anche rispetto alle ultime prestazioni. Il secondo tempo e’ stata un’ agonía, salvati dall’ imprecisione dei viola e dai miracoli di San Maignan. L’ esordio di Camarda e’ stato quasi obbligato per l’ assenza del centravanti giacche’ Jovic sembrava un hectoplasma sbagliando un gol che il giovane esordiente non avrebbe mai fallito. Comunque una vittoria di corto muso come piace ad Allegri che zitto zitto e’ secondo in classifica. Domani avremo una prova difficile con il Dortmund e per fortuna rientrano Olivier e Lotuf . Sono fiducioso per l’ esito finale. Il Milán malgrado i tanti problemi in orgánico se vuole fa sempre la partita perfetta nei momenti piu’ difficili. Sara’ cosi anche domani. Sempre Forza Milán!

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