Umiliati e beffati così fa malissimo! Grazie Pioli, grazie giocatori, grazie società.
Tutto va come non deve andare. Abbiamo fallito le partite più importanti della stagione: è necessario un bell’esame di coscienza collettivo.
Come se non bastasse, quando arriva il derby, recentemente partiamo già sconfitti! Loro… da troppo tempo giocano in scioltezza, sicuri di vincere facile e questo non è più ammissibile.
E così la settimana peggiore dell’anno è alle spalle.
Certo che, ridursi a sperimentare mosse tattiche nuove in una stracittadina ancora più importante delle altre, equivale a farsi del male.
Con l’improvvisazione non si va lontano, anzi si confonde ancora di più la testa annebbiata dei giocatori. E se già la mossa tattica avrebbe suscitato perplessità contro avversari di altro tenore, figuriamoci contro gli invincibili!
Come mai poi il nostro giocatore più in forma ancora una volta non è stato messo in campo dall’inizio?
I nerazzurri sì che hanno campioni veri, un gioco collaudato e, al contrario nostro, sanno fare i crosss molto bene. La differenza in campo purtroppo era tangibile.
Senza dubbio noi appena sbagliamo nei big match andiamo in tilt, e ci arrendiamo. La nostra fase difensiva poi sembra carta velina. Prendiamo gol sempre allo stesso modo e in troppi derby siamo andati subito sotto!
Alla fine il ritornello della stagione è monotono: disorganizzazione, mancanza di idee, insicurezza.
Per tornare a vincere ci vuole un progetto solido e atleti veri in campo, che abbiano leadership. Questo Milan ne è carente; Ibra l’aveva, Tonali pure.
Quanto alla guida tecnica, deve poter contare su uno staff atletico molto preparato.
Adli tiene alla maglia che indossa e non ha mezze parole per far capire alla società come risorgere dalle ceneri. Suo l’ammonimento: “se la società vuole vincere, abbiamo bisogno di calciatori forti”.
La lezione con beffa subita servirà per ripartire davvero?
Due anni fa si pensava che il nostro scudetto potesse aprire un ciclo, che bastasse qualche miglioramento qua e là per consolidare il gruppo e invece il peggio era dietro l’angolo.
Comunque i colori rossoneri vanno amati nella gioia e nel dolore, come in qualsiasi matrimonio che si rispetti.
Commuove il volto del giovanissimo tifoso rossonero che piange. Abbi fede, piccolo grande cuore. Tornerà a splendere la luce.
Dobbiamo al più presto raggiungerli di nuovo come titoli in Italia, senza far loro prendere il largo.
Pensare che la stagione non sia ancora finita fa venire il latte alle ginocchia.
Rivogliamo il Milan che insegna calcio ed è padrone del campo in Italia e in Europa.
Vedremo nelle prossime settimane le mosse della Società.
L’allenatore resta comunque una scelta fondamentale , vedremo se Ibra avrà voce in capitolo e scegliera’ il profilo giusto.
Nella storia dei grandi allenatori rossoneri comunque i vari Sacchi , Capello, Ancelotti (lo stesso Allegri anche se meno vincente) prima di arrivare a Milanello non avevano ottenuto fino a quel momento vittorie memorabili, ma è anche vero che avevano un “parco giocatori” di maggior spessore rispetto ad oggi.
Tifoseria che secondo me dovrebbe mobilitarsi iniziando a non rinnovare gli abbonamenti .
Sempre e comunque FORZA MILAN!
E’ stato avvilente ma ne abbiamo passate ben di peggio. Conta il Milan. E’ bello essere milanisti anche per questo; perchè dopo Istambul c’è Atene. Occorre solo che la società abbia l’ambizione che la nostra storia e la nostra tradizione impongono. Il resto sta a noi. Vicini ai Ragazzi sempre e comunque! Con senso di appartenenza.
In primo luogo e per sportivita’ faccio I complimenti all’ inter che gia’ da Dicembre scorso aveva in mano il campionato. Il derby era perso gia’ prima di iniziare. E ora sono 6 quelli persi di fila come avevo pronosticato. Noi siamo il prodotto di una serie di errori e che non illuda il momentaneo 2′ posto in classifica. A -17 dalla prima non e’ un buon risultato. Leggo oggi che l’ inter vuole l’ attaccante del Bologna a cui dà mesi gli facciamo la corte. Fara’ la fine di Thuram? Leggo di sostituti di Pioli ( che DEVE andar via) improponibili come Julien Lopetegui che a Madrid fu esonerato dopo poche giornate, o Fonseca. Dimostrazione che la dirigenza non e’ ambiziosa. Leggo di gente come Theo e Maignan pronti ad andare a Monaco di Baviera, sento aria di smobilitazione. Mancano 5 partite alla fine del campionato e mi viene l’ idea che il tifo rossonero dovrebbe dare un segnale forte e DISERTARE lo stadio fino alla fine. Chissa’ se così qualcuno ai piani alti si sveglia. A me non interessa essere campione dei conti a posto quando vedo che l’ inter indebitata fino al collo ci sbatte in faccia scudetto e 2′ Stella. A me interessano i risultati sportivi che sono l’ única cosa che conta. Voglio tornare a domentare in Italia, in Europa, nel Mondo come nell’ era Berlusconi. Basta con personaggi pressappochisti come nell’ affare Taremi. Pressapochismo che si riflette in campo. Calabria capitano e’ un insulto al calcio. E potrei continuare. Da milanista dal 1970 e come tutti i milanisti che da anni vanno allo stadio a sostenere la squadra meritiamo un altro spettacolo. Perche’ siamo il Milán e non il Pizzighettone. Se questa dirigenza a partire dal fallito Cardinale non e’ all’ altezza di sostenere e di sentire il senso di appartenenza ma solo speculatori senza scrupoli, che cedano il passo a chi ha veramente a cuore i nostri colori. Perche’ il popolo milanista merita piu’ di ogni altro tifoso le soddisfazioni di cui la nostra storia ne e’ piena. Sempre Forza Milán, la 1′ squadra di Milano!
Sai, Marta, l’indebitata Inter che ci ha festeggiato in faccia (anche grazie e per colpa nostra, come ben sottolinei tu) insegna chiaramente una cosa: se vinci, ottieni credito e vai avanti e puoi mettere solide basi per vincere ancora e, così, oltre a ripianare tutto, puoi pure festeggiare a livello sportivo. Quello che stava succedendo con Maldini. Quello che Cardinale, Furlani e Scarponi, con l’algido algoritmo a dettare legge (?), hanno mandato al macero, senza alcun rispetto per la nostra gloriosa storia. Prima se ne andranno, prima si potrà provare a ricostruire una squadra con una forte identità rossonera, tosta e orgogliosa, che eventualmente saprà giocare ancora a San Siro, se con l’uccellino rosso se ne dovesse volar via anche il progetto stadio, unico vero obiettivo del porporato. Forza Milan sempre ❤️🖤
Marta, purtroppo commettiamo sempre i soliti errori che ogni volta mettono le partite in salita, altra cosa che mi lascia perplesso, la totale assenza dei nostri “giocatori chiave” quando le partite diventano fondamentali.
Gli esperimenti tattici e le scelte del nostro allenatore hanno messo il punto esclamativo sull’ennesima figuraccia nel derby che ha consegnato la stella(di cartone) a quelli là! E… chiuso nel peggiore dei modi la nostra “settimana nera”che poteva essere rossonera!
Adesso bisogna voltare pagina sperando che la società riesca a rimettere insieme i cocci e ripartire tutti insieme verso un unico obbiettivo costruire un MILAN VINCENTE!
Marta mi chiedo perché prima devo investire nello stadio se poi hanno non hanno i soldi x migliorare la fare una squadra competitiva!
Redbird sta’ facendo la cosa giusta?
Mi sa che qualche big bisogna sacrificarlo per forza!!
Godiamoci il secondo posto
Forza Milan!!