L’atmosfera da Derby è sempre effervescente: giochi di luci, coreografia sopra le nostre teste, sana rivalità cittadina.
Chiaro che, vincere il premio per la coreografia più creativa, non sia così gratificante se continuiamo ad uscire sconfitti.
Tutto è vanificato dal nebuloso spettacolo rossonero in campo. Solo noi tifosi sugli spalti sentiamo l’atmosfera e il peso della stracittadina.
Caro Giacomino, speravamo tanto… in un risultato a sorpresa, sentendoti vicino, con il cuore rossonero di sempre!
Da quando non vinciamo un derby di campionato? Dal gennaio 2016 con Mihajlovic allenatore. Qualcosa vorrà pur dire.
Una striscia amara di beffe, asfaltati dai tir neroazzurri di turno. In mezzo solo pareggi e sconfitte. Mai una gioia!
C’era un tempo in cui eravamo capaci di rimontare e ribaltare le partite.
Non poi così lontano, il derby di Pasqua 2017 aveva portato ad una rimonta emozionante.
Sono cambiati allenatori, dirigenti, vertici societari ma la solfa è terribilmente la stessa: surclassati nel gioco e negli uomini dai cugini.
Il biscione nel frattempo, in pochi anni, ha costruito un parco giochi degno di Gardaland.
Quando torneremo a vincere un derby? Forse quando Suso non crederà di essere Kakà! E quando impareremo a tirare in porta.
Tutti vorremmo essere spettatori non paganti come Handanovic. Salvate il soldato Gigio, sempre più leader!
Come ci manca un esperto trascinatore in campo!
I cugini sono smaliziati e cinici, con un allenatore che ha garra da vendere.
Il diavolo invece è ancora pasticcione, confuso ed impaurito: mica ci mangiano gli avversari se proviamo a giocare!
Come diceva Alino nel pre partita, Conti non ha mezze misure: o gioca da 5 o da 7 in pagella!
Però non tutto è da buttare: la sorpresa Leao, giocatore d’istinto, e poi Hernandez e Rebic promossi a titolari.
I nuovi sono gli unici ad aver dimostrato voglia e ad aver ravvivato una squadra prevedibile.
E anche il miglior giocatore della Coppa d’Africa, un tale Bennacer, illuminerebbe il gioco e sarebbe più veloce della lumaca Biglia.
Bonaventura desaparecido può ancora essere considerato un giocatore del Milan?
Giampaolo alla Samp era Mister Derby: ma alla Samp! A Milano la musica è un pochino diversa e gli avversari si chiamano Lukaku e…
In estate anche se segnavamo poco, sembravamo un Milan propositivo. In poco tempo quella squadra si è però eclissata.
Il nostro Mister, un po’ confuso e ondivago, avrebbe bisogno di una bacchetta magica per plasmare la squadra con il suo credo.
C’è troppa confusione tattica e tanta teoria senza pratica.
“Il coraggio è il superamento della paura”.
L’anno scorso era sulla forca Rino, dopo l’approccio al derby di ritorno e il successivo crollo.
Non ripetiamo l’errore fatto con lui, quando fu abbandonato nel marasma.
Ora, rivoluzionare dopo quattro partite, porterebbe solo danni; conviene creare unità d’intenti tra dirigenza, allenatore e squadra.
La cucina di Milanello non è quella di Masterchef. “Così è… se mi pare”.
Si può ancora raddrizzare tutto e riuscire a ricamare calcio.
Suvvia, Giampaolo il testardo, non rinnegare il mercato e agisci presto. Non saranno campioni, ma tirare in porta dovrebbero saperlo fare.
Concentriamoci su quest’aspetto e soprattutto sulle gambe da felini rossoneri: per ora assomigliano a bradipi.
A proposito dov’è finito il tuo famoso metodo? Sacchi e non solo lui ne parlavano benissimo.
Intanto non vengono risparmiate frecciate sparse da illustri Ex… Ma autocritica zero!
E pensare che il pur ingessato fondo Elliot ci ha salvato da un quasi fallimento.
Ora non rianimiamo noi Torino e Fiorentina.
Domani è un altro giorno.
Mi viene solo una parola….rassegnazione!
La domanda e’ : E’ questo il Milan che ci meritiamo? Siamo sicuri che Boban e Maldini siano 2 dirigenti di calcio? E per ultimo, Sig. Scaroni Lei che dice?? E’ contento di avere questo allenatore?? Come sono lontani i tempi in cui essere milanista era una soddisfazione….( p.s. milanista da 40 anni )
Questa situazione è figlia di un pregresso che conosciamo…
Per ora abbiamo visto in campo l’eredità del passato, e per valutare se l’operato societario sia nella direzione giusta, bisognerà attendere qualche mese, dopo aver visto i nuovi all’opera con costanza.
E perche’ a noi ci prende tanto tempo? Conte all’Inter ha avuto lo stesso tempo di Giampaolo.Secondo me, Danilo ha ragione. Cero, dovremo aspettare, ma non sono sicura su Maldini e Boban, e certamente c’e’ molto che non mi torna su Giampaolo (e il turco)
Non so se avete avuto opportunità di leggere l’intervista a Giampaolo nella Gazzetta di oggi. E’ un poeta filosofo, non un allenatore di calcio. Se continuano ad aspettare senza risultati utili al di la’ dei pari, il treno delle coppe sarà’ partito.