Milan-Sassuolo: dalla manita alla nebbia in Valpadana

Che Milan multitasking…
Prima arzillo, tonico, ispirato contro una squadra di serie C.
Poi triste, solitario, inadeguato contro gli emiliani. Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più brutto del reame?
Conquistare una finale dopo anni e sognare di portare a casa una coppetta dopo una notte spettacolare a San Siro non ha prezzo. Uscire triturati dalla corazzata Sassuolo fa male al cuore e alla classifica, mentre i cugini scappano. Vecchio cuore Donadoni potrebbe fare un regalino e riportarceli vicino !

Rossoneri sciolti come neve al sole di marzo.
Terzo posto, un sogno che spinge la mente oltre la realtà e gli ostacoli.
Ma i sogni sono belli solo se si realizzano.
Game over. Mario Bros di quando eravamo adolescenti, aveva il finale con game over se non si riusciva a superare il livello o se finivano le vite disponibili. Così è per Mario, l’eterno incompiuto, che fa giocare le partite in inferiorità numerica mentre la squadra, tutt’a un tratto, va game over in toto. L’Europa dei grandi resta per l’ennesima volta solo da vedere in tv, aspettando giorni migliori.

Full Time | Fischio Finale ⚽#SassuoloMilan 2-0#weareacmilan

Pubblicato da A.C. Milan su Domenica 6 marzo 2016

Occasioni clamorose divorate confermano il noto adagio: “gol sbagliato, gol subito”.
Sì che in provincia corrono e giocano a memoria!
È in questi momenti che salta all’occhio la povertà dei cambi disponibili, inadeguati a cambiare l’inerzia del gioco. Se le potenziali risorse fossero all’altezza sì che la musica sarebbe diversa. Investire nel mercato invernale era un azzardo!
Il commento a posteriori è facile ma i dubbi sulla formazione iniziale erano evidenti tra tifosi.
Si pensava esistesse solo la fatal Verona! Da tre stagioni a questa parte esiste anche il fatale… culatello Sassuolo. Resta il tabù neroverde.

Gli artigli del diavolo, mostrati nei primi mesi del 2016, mollano inopinatamente la presa e lasciano scorazzare i corridori mentre un piccione si gode indisturbato lo spettacolo accanto alla porta inviolata del Mapei Stadium.
La Roma sì che ha messo il turbo, la settima marcia.

Troppa esaltazione contro i grigi, più umiltà d’ora in poi.

Photo credits: A.C. Milan Facebook Page

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