Chi manderemo a giocare nel nuovo stadio?
Il Milan femminile? La Primavera?
Le controfigure della rosa attuale?
La fede è la fede, però va tenuta in vita avendo basi solide su cui fondarla.
Ma chi avrà ancora voglia di tifare Milan?!
E le nuove generazioni, come faranno ad appassionarsi rossonere dopo questi eterni anni bui?
Siamo diventati il peggior nemico di noi stessi.
Non possiamo farci bocciare anzi tempo, già a fine settembre: suvvia ragazzi, datevi una sveglia!
Dove inaspettatamente ci stiamo muovendo con determinazione, e stiamo compiendo passi da gigante? Nel perseguire la realizzazione del nuovo stadio di Milano.
Dovesse vincere il progetto dello stadio – cattedrale si correrebbe ahimè il rischio di un tempio deserto….
Quando qualche tempo fa era sorto il dibattito su San Siro per il futuro, all’inizio ero scettica. Poi, riflettendo meglio, mi sono convinta che sarebbe fondamentale avere uno stadio moderno, al passo con i tempi, pur se la tua squadra… fosse l’attuale Milan!
Lo stadio è oggi il valore aggiunto, una risorsa imprescindibile per le società di calcio. Può e deve essere tenuto vivo 365 giorni l’anno.
E finalmente siamo arrivati ad un dunque, con i due progetti finalisti per il nuovo San Siro.
Ristrutturare il vecchio impianto non avrebbe né capo né coda. Logico sarebbe, per l’appunto, costruire il nuovo nella zona in cui si trova il vecchio stadio e valorizzare quell’area con spazi verdi e pubblici.
Il progetto di Populous vuole simboleggiare Milano con un’impronta assai originale, distinguendolo dagli altri stadi europei. Il richiamo alle guglie del Duomo e alla Galleria, simboli iconici, avvicinerebbe ancor più le squadre alla città.
L’importante a questo punto è che il Comune decida con raziocinio e non si affidi a soluzioni fuorvianti, come il cambiamento di zona.
Caro Milan, nonostante continue delusioni, da troppi anni ti rimaniamo fedeli e anzi vogliamo più che mai che tu risorga come l’araba fenice.
”Vecchio Milan perché siamo sempre con te sei la fede più grande che c’è….”