Fa effetto scrivere dopo un’umiliazione, non eravamo più abituati ad essere surclassati, a restare inermi senza verve. E poi ci sono sfide che pensi di poter raddrizzare all’intervallo ma dopo capisci di essere proprio in serata no e gli avversari sembrano di un altro pianeta. Si ha la sgradevole sensazione di tornare indietro al pre pandemia, quando gli orobici ci avevano presi a pallonate. A dire il vero da quell’epoca il mondo è cambiato molto e il Milan sembrava rinato: sarà stata solo una ricaduta momentanea?
E così sul più bello, alla curva pre giro di boa, si interrompe la favola del Milan sempre padrone degli avversari, sempre in gol e addirittura Ibra rimane a bocca asciutta con Romero che stravince il duello.
Gli esperimenti non hanno funzionato. Pioli aveva deciso di provare a snaturare il gioco rossonero, inserendo più forza fisica e meno qualità, sia per ragioni tattiche che per forza maggiore. A dire il vero la mossa iniziale del Mister non mi sembrava malvagia, invece poi si è rivelata un azzardo l’idea di bloccare il loro gioco e non fare il nostro. In questa stagione, quando in campo siamo rimasti noi stessi, non ci siamo poi complicati granché la vita.
Senza il faro sulla trequarti ci sentiamo persi per davvero: il turco – 10 è una pedina cardine per questo Milan, il vero uomo imprescindibile. Persa l’identità, zero azioni dinamiche, zero pressing a tutto campo, zero verticalizzazioni.
Il nostro peggior incubo si manifesta ancora una volta: aggressività e strapotere fisico le carte vincenti della banda Gasp. I leader tecnici di Atalanta e Lille hanno mandato in tilt il diavolo. Ilicic quando affronta il Milan si esalta e diventa imprendibile: ci sarà un significato astrologico se gli Ilicic e gli altri diventano esplosivi quando vedono rossonero?
Dopo una partita così ci si chiede come mai l’Atalanta non sia già sul podio. Forse sta solo scaldando i motori per il solito girone di ritorno. Gasperini d’altronde aveva preparato la sfida come se fosse una finale e aveva lasciato fuori uomini chiave in settimana.
Le urla di Gigio non sono bastate a svegliare i suoi compagni intimoriti. Si è trovato di fronte ad ostacoli imprevedibili: le aveva studiate tutte la famiglia Percassi, inventandosi addirittura la contro barriera, oltre ad attirare l’attenzione della classe arbitrale con il suo Mister.
Intanto il sempre più astuto Pirlo impara l’arte dei cambi pro cartellino e la mette da parte… Abbiamo notato che appena uno dei suoi rischia il rosso viene graziato dall’uomo in giallo e lui agisce preventivamente.
Ma Baresi dai social rincuora il suo popolo: “Un grande girone d’andata #ForzaMilanSempre”. 43 punti in un girone non sono casuali. Per non dimenticare: 39 gol fatti, 22 subiti, 7 clean sheet, record di partite con gol segnati, e pali presi a raffica; tutto questo porta ad essere campioni d’inverno, vorrà dire poco ma… “Tutto il resto è noia”.
Ibra da capitano in pectore ci mette la faccia a fine partita, chiarendo subito cosa non ha funzionato.
Ora calma e gesso e voltiamo pagina: da martedì con il derby da dentro o fuori a settimana prossima, quando inizierà il clou della stagione, a Bologna.
Nota a margine: pensare che finiremo il campionato a Bergamo incute una certa ansia! Sarebbe il caso di arrivare lì a obiettivi già raggiunti, qualsiasi essi siano.
Per tenere vivo il sogno di rimanere in alto dovremo subito resettare e ricominciare a correre forte.
Forse qualcuno sta resettando anche il look?
Campionato strano, campionato inusuale.Eravamo abituati alle recite della Signora unica sul palcoscenico, quando andava in fuga il campionato finiva lì; ora c’è grande equilibrio e davanti, da dominatore dell’inverno c’è il Povero Diavolo che certo non ha la struttura tecnica e le pretese delle altre concorrenti, ma non dobbiamo stupirci di nulla come del nuovo look del nostro Gigante.
Marta, ieri è stata una giornataccia… Purtroppo non eravamo sciolti come al solito… Partita senza storia…Una “brutta botta” Ma anche le sconfitte possono servire a migliorare.
Una sbandata non ci deve demoralizzare… Bisogna essere orgogliosi e guardare avanti con fiducia! SEMPRE FORZA MILAN!
Commento perfetto il tuo Marta. Ho visto la partita e ho vissuto 95 minuti da incubo. Quelli sembravano il doppio di noi. Erano dappertutto. Ilicic un’ ira di Dio.Sembravano il Milan di Sacchi. Milan mai stato in partita. Sembravamo il Milan di Gianpaolo….Saremo anche campioni d’ inverno pero’ spero di non vedere mai più un Milan così. Martedì ci tocca il derby, spero in una prova d’ orgoglio e di recuperare il gioco verticale che ci ha permesso di essere in testa alla classifica. Pioli non deve mai più snaturare il nostro gioco e non voglio più vedere Meite al posto di Brahim Diaz . E spero soprattutto di rivedere il Milan con il suo organico al completo. Bennacer e Chalanoglu sono Imprescindibili! Non rompiamo l’ incantesimo! Sempre Forza Milan!
Mr Pioli questa volta probabilmente ha sbagliato formazione, la scelta di Meite’ sulla trequarti è stata purtroppo una mossa azzardata …
Una squadra completamente dominata da una bellissima Atalanta (che contro le grandi e’ stata sconfitta solamente a Napoli), tranne forse che nei primi illusori dieci minuti del Primo Tempo.
Ora bisogna rialzarsi al più presto anche perché il derby di Martedi è l’occasione giusta per tornare in carreggiata e dimostrare che il primo posto in classifica non è frutto della casualità.
FORZA MILAN !!!