Pioli confidava in più cinismo e meno amnesie per la sua prima da Mister rossonero: si sarà messo le mani nei capelli!
Nonostante i recenti risultati altalenanti la cornice di pubblico era di tutto rispetto.
Che emozione scoprire il nipotino adottivo Pietro accompagnare l’ingresso in campo dei giocatori!
Non condivido per niente la curva presente/assente. Ancora ancora lo striscione… ma poi la squadra andava comunque sostenuta, con cori e tifo vero.
L’effetto Pioli già si intravede: giocatori più vivaci, più intraprendenti, e soprattutto più liberi di dimostrare le loro qualità.
Torna la fiducia tra loro e l’allenatore che sa dialogare e coinvolge tutti nel progetto.
Ora il Mister dovrà studiare le sbavature viste in campo… e rimetterli sulla retta via.
Pioli accende la luce al Milan ma poi un fulmine d’autunno provoca il blackout. Ci sono ancora le mezze stagioni!
Simo, che fino ad ora si era perso poco o niente di questo incredibile Milan… credeva di vedere finalmente gioco e gol, ma purtroppo il film non ha avuto l’happy ending.
Il centrocampo di qualità del primo tempo era piaciuto a lui e non solo, con un Calhanoglu rivitalizzato e ispirato come non mai, e Paquetà alla Kakà.
Ma, come tutti, avrebbe voluto concretezza davanti alla porta. Leao delle mie brame, chi è il più cinico del reame?
Accendiamo il killer instinct e la solidità.
Come commenta anche il mio collega di stadio Andrea, il giovane portoghese per sua natura tende a partire largo e poi ad accentrarsi.
Catene laterali che girano. Da quanti anni non vedevamo un terzino intraprendente e devastante come Theo? Dai tempi del Pendolino, forse…
Amici lettori, noi sugli spalti eravamo piacevolmente sorpresi che improvvisamente ci fossero più tiri e velocità, rispetto a quanto visto fino ad ora.
Clemente vede a metà partita i giocatori liberi di testa e senza schemi… Ma poi arriva l’annegamento.
Sembrava un Milan d’altri tempi se quella sbadataggine da gioventù baldanzosa non avesse fatto perdere la trebisonda.
Essere precisi e puntuali è una dote propria della maturità, che premia nella vita come nel calcio.
E poi quelle amnesie collettive devono diventare un convinto “don’t panic”.
La paura fa 92! Il male congenito del Milan è soprattutto la testa.
Suso deve sempre giocare fino all’ultimo secondo?
E quanti rigori contro abbiamo già avuto in poche partite? Troppi, come troppi sono i punti persi in queste prime giornate.
San Siro fa gola per prendersi la gloria momentanea di un euro gol.
L’esultanza con gli amici e i cinque scambiati al gol di Piatek lasciano il posto allo sconforto.
Dopo il rocambolesco pari tra Lazio e Atalanta, sarebbe stato… interessante mangiare due punti alle romane e agli orobici.
Orobici che chissà se perderanno mai energie, avendo quella coppa prestigiosa ancora da giocare!
Dispiaceri anche dal Sassuolo, che per poco non ha compiuto l’impresa della rimonta. Avrebbe dato peperoncino al weekend.
Il Cagliari in alto con euro gol e il Parma così su, fanno effetto.
Per ora è una strana serie A!
Piove e il Milan non muove la classifica…
L’aereo rossonero della Emirates non riesce ancora una volta a decollare, prima era la nebbia nei giocatori, ora la bomba d’acqua.
Milan, se ci sei batti un colpo!
Suvvia giovani, è ora di crescere in fretta. Ci sono ragazzi che in un attimo da diciottenni diventano maturi trentenni: ce la potete fare.
…facciamoci togliere questa macumba che dura da troppo tempo!