Un girone fa il rinvio di Milan Genoa.
Il recupero di novembre sancì l’aggancio al quarto posto.
Per questo turno un subìto copri fuoco negli uffici di tutti i rossoneri nostrani.
Chi l’ha vista di più? I parrucchieri.
Che idea stravagante vedere un Borini titolare…. diventare l’ammazza caffè della domenica, ops… del lunedì!
Igna – Ignazio ne ha fatta di strada… 300 in rossonero non è un numero da tutti!
Stavolta addirittura multi tasking: da terzino a centrale nella stessa partita.
Il caso fa sì che Conti, ancora riserva, sbuchi dalla panchina, a fare il vice titolare.
In tre ritagli di partite il giovane terzino non ha fatto il timido: si fa notare con due assist ed un quasi rigore procurato.
Teniamolo ben caldo questo Andrea, ci è mancato come il pane. Tornano i Conti.
Sbaglio o Calhanoglu era arrivato come giocatore famoso per le sue prodezze su punizione?
Quante ne ha siglate con noi?
Spesso una squadra poco brillante non porta a casa i tre punti, a malapena un pari.
Il Mister poi aveva visto una rifinitura non da Milan, sentendo puzza di bruciato… tra chiacchiere e deconcentrazione.
Se avessimo finito il primo tempo sotto, non ci sarebbe stato nulla da dire.
Il Genoa va a tutto sprint, stupisce il continuo cambio di allenatori in pochi mesi.
Invece, può capitare, come nelle migliori famiglie, di vincere giocando male.
Certo la pennichella del pomeriggio calzerebbe a fagiolo con la noiosa armata rossonera del primo tempo.
Quando mai faremo un corner fatto come il Signore comanda ?
Il contorno di infortuni, squalifiche e spifferi lascia comunque il Diavolo attaccato al treno in corsa.
Milan operaio: spirito di squadra! Lucido Riccio supplisce a Rino in gabbia.
Gigio Superman e migliore in campo.
Chi vuol essere Donnarumma?
Cutrone marcatore: no. Patrick assist – man. Un gigante per un centrocampo inedito: Baka.
Paquetà versione bicicletta: alterna numeri e giocate a ingenuità, ma la sua luce ha acceso la squadra.
Persino Suso, a mezzo servizio, redivivo, inventa l’euro gol.
Tornare alla vittoria dopo Jedda era di grande importanza.
Era come scrollarsi di dosso le scorie di quella sfida stramba.
La benzina c’è nel serbatoio rossonero che finisce i match spesso in crescendo.
Ci attende un gennaio bollente: Carletto primo ospite.
Farà un certo effetto trovarlo da avversario in quella che fu la sua casa per tanti anni.
Lui che alla festa per la settima Champions fece partire un coro da brividi, San Siro partecipe.
Siamo negli anni 2000 ma esistono ancora le favole… Sorrentino che para il rigore a CR7.
Quando poi giocheremo bene e concentrati per 90 minuti allora sarà un’altra musica!