Crash test Dea, e noi ci presentiamo senza garra. Altro che provare a tornare in corsa per obiettivi importanti…
Bergamo era l’ultima chiamata per il treno rossonero e noi deragliamo penosamente.
Gli orobici hanno un progetto vero, tra società con visione strategica, allenatore preparato e giocatori scelti oculatamente.
E poi ci si mette pure La Penna condizionando il match, convalidando un gol per molti dubbio. Tra campionato e Champions continuiamo a subire decisioni arbitrali che ci penalizzano.
Maignan dal canto suo funge da giocatore di movimento aggiunto, a guidare i compagni come uomo in più. Gabbia poi dà solidità e serenità alla difesa: è monumentale.
Sembravamo d’improvviso più svegli in fase difensiva, con la difesa a cinque, ma poi siamo ricaduti nelle solite vecchie maledette amnesie. E così quei gol che continuiamo a prendere su calcio piazzato diventano troppi, compromettono i risultati e la classifica.
Se Emerson Royal fa più danni che altro, il nostro Theo scombina i piani finendo tra i peggiori: errori dietro e poche discese micidiali in avanti!
Temevamo “l’appuntamento dal dentista” a Bergamo: ancora una volta ne subiamo le conseguenze!
Gli orobici pur forti e temibili sul campo sembravano meno incisivi del solito ma, quando meno te l’aspetti, ti colpiscono. C’è poi chi, come De Ketelaere, con la cura Gasp ha trovato pane per i suoi denti: una metamorfosi tutta a nostre spese.
Loro pressano a uomo e vincono agilmente gli scontri fisici. Noi non siamo neanche stati capaci di cambiare in corsa il ritmo e ci è mancata la precisione nelle azioni di contrattacco.
Si sono spenti soprattutto quei fari che nell’ultimo periodo ci avevano portato a segnare tre gol a ripetizione. Per di più l’uscita di Pulisic è stato un fulmine a ciel sereno, scombinando le chance di stare in partita e di essere pericolosi.
C’è da dire che se manca Capitan America, la nostra manovra ne risente molto ed è meno fluida; si è già visto in stagione.
Ci siamo accontentati troppo presto del pareggio, forse convinti che non avremmo corso i temuti pericoli. Rinunciatari e passivi non fa rima con vincenti.
A che scopo andare al piccolo passo, perdere tempo in campo e addormentare le sfide?
Ci sarebbe comunque voluta la fame del Diavolo e la partita perfetta per cercare di vincerla.
Non riusciamo mai a fare l’up grade, anzi, crolliamo al momento decisivo. Ci manca la mentalità vincente. E diciamo niente…!
Questa squadra appena molla un minimo l’attenzione si perde in un bicchiere d’acqua.
Ora il nostro cammino sarà davvero complicato. Davanti vanno con l’acceleratore schiacciato.
Noi siamo troppo incostanti e così rimaniamo nelle terre di mezzo, con una classifica sull’orlo del precipizio.
Non c’è tregua: torna la Champions che per ora ci fa compagnia. In futuro la vedremo con il binocolo?
Fino a quando il nostro mister (non master) ha più paura di perdere che voglia di vincere questi saranno i risultati, il secondo tempo di Bergamo ne è la conferma. POVERO DIAVOLO.
Evitiamo di dare la colpa all’arbitro e mi sento di dire anche all’allenatore. Prima ancora di perdere le partite per colpe arbitrali o decisioni discutibili dell’ allenatore le perdiamo per l’inconsistenza della società, la mancanza di un direttore sportivo e poi alcuni giocatori non da Milan.
Di fronte avevamo la squadra che più di tutte ha tutto quello che il Milan desidererebbe avere. E non poteva non finire così!
Alvaro Morata ha dato una lezione di stile al perdente Fonseca quando ieri lo ha smentito clamorosamente. Non puoi solo dare la colpa all’ árbitro se poi nel secondo tempo non fai un solo tiro in porta e Maignan risulta essere il migliore in campo. Non smettero’ di dire che la proprieta’, dirigenza e allenatore sono il cancro di questo Milan. La proprieta’ perche’ e’ solo speculativa, la dirigenza perche’ e’ incompetente e l’ allenatore perche’ e’ inadeguato. Quanto basta per definire una stagione fallimentare gia’ a Dicembre. Grazie e complimenti a tutti
Buongiorno Marta, che dire? All’inizio ti dissi che più di una banda musicale sembriamo una squadra di scapoli e ammogliati, be’ dopo circa un terzo di partite in campionato, non c’è traccia di un gioco, in difesa peggio di quando c’era Pioli, giocatori non da Milan vedi: ( loftus check, royal, musah, pavlovic, per non parlare di theo irriconoscibile ma per via del tipo di gioco ) società assente deve parlare l’allenatore di arbitri, allucinante. Si galleggia e così non si va da nessuna parte. Contro il Milan tutti parlano e danno sentenze, arbitri che ci prendono in giro, la società se c’è dove è? Grazie