Sant’Ambrogio Non Miracola San Siro

Milan Liverpool

La sfida Milan – Liverpool era un dentro – fuori da “o la va o la spacca”. Quanto a noi, non saremmo dovuti arrivare all’ultima giornata a giocarci la qualificazione, soprattutto con il tanto blasonato Liverpool.

Per competere con i “reds” ne abbiamo di erba da calpestare, per non parlare di quelli innesti mirati che consentono il salto di qualità vincente e che al momento non abbiamo.

Ci è mancato il D.N.A. europeo e la malizia che solo l’esperienza porta in dote; per di più non siamo stati all’altezza degli arbitraggi capitati casualmente sul nostro cammino….

Le notti europee finiscono un po’ prestino, ma è solo un arrivederci: d’altronde questa  è stata una Champions di avanscoperta, come sapevamo bene.

Si è indubbiamente sentita l’assenza dalla Champions League per troppe stagioni. Reinserirsi nel giro delle grandi non avviene in un attimo, soprattutto se gli investimenti ad hoc hanno limiti.

Molti giovani non avevano mai provato l’ebrezza della musichetta dal vivo: da qui ripartirà il cammino per il futuro.

Per competere e poter dire  la tua in Europa devi saper giocare ad alta intensità e soprattutto essere in grado di gestirla.

Sono quattro i fattori che fanno la differenza: velocità e fisicità, qualità ed esperienza.

Noi l’esperienza dobbiamo maturarla; e comunque, per competere, bisogna avere una rosa con un mix di giocatori giovani e più rodati.

Per il futuro ci vorrà quindi lavoro in campo e fuori, ritoccando i reparti con innesti mirati.

Disturba che si qualifichi una squadra che il secondo posto l’ha agguantato con aiutini e non per grandi meriti sportivi.

San Siro ha comunque apprezzato l’impegno dei ragazzi, che hanno cercato la chance per tentare il tutto per tutto, dopo un girone che sembrava un Everest già alla terza giornata.

Ora però voltiamo subito pagina con testa e cuore al campionato. La delusione va trasformata in rabbia ed energia positiva sul campo. Non ci vorranno più cali di tensione.

Da Udine deve ripartire il cammino di una squadra rodata in serie A e andranno pian piano recuperate pedine utili alla causa.

Le settimane libere da turni europei dovranno aiutare il gruppo a mettere il duecento per cento di energie ad ogni turno di campionato.

Reset: tre sfide prima della pausa natalizia.

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1 Comment

  • La partita persa malamente ieri sera e’ il riassunto della nostra partecipazione alla CL. Sapevamo che era difficile gia’ prima di iniziare il girone ma, come ieri sera solo a sprazzi si e’ visto un Milan voglioso di farcela. Possiamo mettere in conto l’ esperienza ( malizia) gli arbitraggi sfavorevoli, l’ impossibilita’ di schierare la formazione tipo ma se poi i gol ce li facciamo da soli allora diventa tutto impossibile. Da fastidio che il Patetico de Madrid sia passato avendo dimostrato di essere inferiore a noi ma tant’ e’. Da sportivo faccio un applauso a Klopp che pur schierando una squadra fortemente rimaneggiata e gia’ ampliamente qualificata non ha rinunciato a giocarsela, alla faccia degli antisportivi colchoneros che dicevano che a Milano si sarebbe consumato un biscotto ai loro danni. Sui protagonisti della pessima prova di ieri sera non salvo nessuno. Come dico da tempo poi credo che Kessie dovrebbe ormai giocare in tribuna: inutile e dannoso. Male, malissimo Maignan e Tomori, davvero non me lo aspettavo, cosi come non mi aspettavo un Milan arrendevole e senza garra. Ora dedichiamoci seriamente al campionato e spero che non sia come lo scorso anno. Con delusione saluto. Sempre Forza Milan!

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