Dove vogliamo andare?
“Quando piove, diluvia”. Un 2023 da incubo!
Resuscitiamo anche chi è sotto un treno da tempo. Ed è la volta che anche i tifosi più ottimisti perdono gli appigli a cui aggrapparsi.
Contro l’Udinese avremmo dovuto vincere a mani basse, senza se e senza ma, invece siamo affondati.
Si è visto subito che non riuscivamo ad incidere in nessun modo e non trovavamo la via d’uscita.
Di questo passo, mentre qualcun altro è già lontano, noi veniamo risucchiati sempre più nel vortice.
Perchè nel 2023 abbiamo un “andamento lento”? Perchè ora siamo senza ritmo e perdiamo i contrasti? Perchè non abbiamo più garra e non vinciamo le seconde palle?
L’Udinese aggressiva e fallosa sì che raddoppiava sui nostri portatori di palla.
Perchè a parole i nostri giocatori sembrano avere chiari gli obiettivi e come perseguirli ma sul campo niente va come dovrebbe?
Sorge spontaneo chiederci perché le prime giornate sembravamo una squadra con gioco ed idee, propositiva, e ben amalgamata.
Misterioso poi come i nuovi acquisti, anzichè migliorare, abbiamo avuto nell’ultimo periodo un calo.
In poco tempo ci siamo… squagliati: senza l’ispirazione di qualche singolo i gol non arrivano.
Non abbiamo gioco, grinta, spunti, manca determinazione: non c’è brillantezza fisica.
Preoccupa vedere la squadra confusa e senza carattere. Anche le varianti tattiche non stanno funzionando…
C’è da dire che lo schema del: “palla a Leao e preghiamo” non funziona! Tra l’altro se è in tandem con Theo qualcosa succede, senza il suo collega, sembra smarrito.
Si sperava che il pareggio di Napoli non avesse lo stesso effetto di quello contro la Roma a gennaio: invece a conti fatti la squadra ne ha risentito.
Sulla carta l’Udinese era la prima di una serie di partite meno toste rispetto all’inizio di stagione, ma con questo Milan non si può stare tranquilli. Altro che fare il filotto di punti contro le squadre non di vertice…
Come insegna un amico, grande intenditore, i punti che pesano di più a fine stagione sono quelli raccolti contro le medio piccole.
Salviamo il salvabile tra promossi e bocciati: Tomori fa il possibile per evitare guai peggiori, mentre Reijnders è la controfigura di sè stesso.
Siamo a novembre e abbiamo davanti gran parte della stagione: ci vuole subito una svolta. Ma come?
Innanzitutto dimentichiamoci per qualche tempo di guardare la classifica. Urge ritrovare serenità ed equilibrio.
Intanto vedendo i gol di Colombo a qualche chilometro di distanza, viene il rammarico per non averlo tenuto con noi.
Mettiamo il discorso di Al Pacino come sottofondo in spogliatoio o… l’auspicio di un campione fiducioso come è ancora Florenzi: “Tutto viene per il meglio”.
che diastro
La squadra si é rotta da Gennaio, da allora Pioli non la governa più.Tutto é andato avanti per autogestione e oggi stanno riaffiorando i problemi di 9 mesi fa.Il ciclo é finito e dalle dichiarazioni dei calciatori, oltre che dalla loro mancata applicazioni si vede quello che é successo.Il danno ahimé, é stato fatto a Giugno quando la società doveva ripartire con un nuovo tecnico e nuove idee.La società ha peccato di grave presunzione mandando via Maldini e affidando la squadra a uomini che di calcio non sono.Altro grave errore della società é stato non trovare 2 perni fondamentali e cioé l’attaccante centrale da 15-20 gol e il centrocampista centrale. La tragedia era già annunciata, sicuramente a stretto giro si tornerà a cercare un allenatore,non ci credo alla buffonata di Ibra come “badante” né ad una promozione di Abate(ancora acerbo). Spero solo che questa lenta agonia che ci accompagna finisca velocemente, é triste vedere quello che sta accadendo.
Eh si Marta, un vero disastro a cominciare dalle cervellotiche idee di Pioli. L’ Udinese che fino a Sabato non aveva vinto mai aveva un’ idea di gioco chiara. Mi aspettavo un atteggiamento diverso dai nostri che invece sono stati passivi, quasi irritanti. Non salvo nessuno perche’ non c’ e’ nulla da salvare, iniziando dai preparatori atletici. 12 infortunati a Novembre non ce li ha nessuno…giocatori schierati fuori ruolo e per giunta un cambio di tattica che ha solo provocato confusione. Non voglio essere negativo per forza ma non vedo come col PSG potremmo fare una partita decente. E ormai da 3 anni almeno che entriamo sempre in questo tunnel pericoloso che ci toglie punti e energie ripetendo sempre gli stessi errori. Pioli doveva andar vía gia’ a Giugno perche’ il suo ciclo e’ finito. Lo dicono i numeri e l’ atteggiamento della squadra. Con l’ Udinese andavamo a 2 all’ ora…Ora dobbiamo sólo stringere i denti e ricompattarci con quello che abbiamo. Intanto l’ inter se ne va e pure la Juve a cui abbiamo regalato 3 punti allucinanti. Sempre Forza Milán!
Abbiamo perso fiducia, mi pare evidente. Mi pare anche evidente che Pioli non ne tenga conto e insista, ottuso, con un modulo che richiede fiducia, spirito d’iniziativa, assunzione di rischi che, allo stato, non è lecito attendersi. Serve una svolta, un colpo di coda, una partita giocata con lo spirito della gara di ritorno di Champions a Napoli. Martedì c’è l’occasione. In prospettiva, però, il problema va affrontato e risolto con un cambio di guida in panchina perchè, evidentemente, qualcosa s’è rotto.
Tocca anche a noi, a San Siro, fare la nostra parte, perchè non siamo il Milan e ne abbiamo viste di molto peggio!
Che Dio ce la mandi buona con Mbappe e compagni. Dovremmo chiedere al Inter Milan che ci dia Messi a prestamo per domani! Abbiamo veramente fatto schifo.