“Milano è Milan”.
E che spettacolare coreografia accoglie i Campioni in carica!
Miglior debutto a San Siro Gerry Cardinale non poteva aspettarselo.
Una superiorità rossonera così netta in campo non si vedeva da tempo! Gran dominio territoriale di un Diavolo tanto bello quanto indemoniato: avversari schiacciati; si è presto capito chi era più squadra.
Sempre pericoloso fare proclami anzitempo… tra l’arroganza del turco e le orecchie a sventola di Brozovic! Loro, gli onesti… provocatori. Se pensavano di riprendersi qualcosa della scorsa stagione, erano sulla strada sbagliata.
Gli uomini chiave dello scudetto hanno acceso il derby, facendo vibrare gli spalti.
Oh se le mani di Maignan potessero parlare! Mike è una saracinesca, trasmette sicurezza nelle uscite alte e con i piedi e guida addirittura le punizioni.
E che dire del nostro Tonali? Un motorino con il fuoco rossonero dentro a dare il là all’epica rimonta. Indossava i panni del tifoso o del giocatore? Pioli lo stratega l’ha responsabilizzato ancora più del solito con una mossa a sorpresa anche per noi, imbrigliando gli avversari: un’agilissima pedina sulla scacchiera.
E neanche l’autovelox avrebbe stoppato il maratoneta Leao. Il portoghese è stato straripante: un extraterrestre. Da non aver mai segnato in un derby ad aver cercato la tripletta personale!
Lui e Giroud hanno mandato a vuoto i difensori neroblu e hanno fatto esplodere San Siro. Oliviero sembrava un cecchino: ci ha preso gusto a segnare nei momenti chiave e nelle partite più importanti, oltre a fare gran lavoro sporco.
Quanto al nostro belga, oltre che fare l’apprendista in campo, esulta già come un vero rossonero. Va lasciato crescere e prendere sempre più confidenza con la serie A.
Qualche brivido c’è comunque stato, ma è sempre meglio non illudere gli avversari di poter riaprire le partite. Abbassarsi troppo, soprattutto quando si è stanchi, può risultare rischioso.
Gli spalti erano una bolgia, tra esultanze incredibili, salti sui seggiolini e cori a squarciagola. E poi la corsa dei ragazzi sotto la Sud con la maglia di Florenzi sventolata da Giroud, a ribadire che il gruppo è una famiglia.
E non potevano mancare le note di “Pioli is on fire” a sigillo della serata.
“La storia insegna la fine è sempre quella…”.
Sei anni di astinenza da un Milan Inter vincente erano veramente troppi.
Un filo rossonero tiene il gruppo legato fuori e dentro il campo, facendo sentire tutti sempre coinvolti, anche chi non è in lista Champions.
E abbiamo già avuto modo di apprezzare qualche assaggio di gioco in stile europeo nella disponibilità al sacrificio.
Neanche tempo di riprendersi dall’euforia e di ricaricare le batterie, che arriva la prima trasferta del girone.
Un Milan determinato e concentrato, desideroso di vincere, ha saputo immediatamente reagire dopo il vantaggio dell’Inter. Leao, Maignan, Giroud, Tonali, Bennacer…e poi tutti gli altri, ognuno ha dato in campo ciò di cui era capace ma, soprattutto, è emerso in modo prepotente il senso di appartenenza ai colori del Milan.
Maignan è una sicurezza, ha bisogno però di essere protetto da una difesa forte e coesa rappresentata da Tomori e Kalulu, così come era quella dello scorso campionato; sono troppi i goal finora subiti, in solo quattro partite. Sarebbe auspicabile una maggiore chiusura nel centrocampo ( si sente la mancanza del Presidente ) ma, con le prossime partite, Pioli dovrà rinforzare quella parte del gioco.
Una considerazione su Leao, è chiaro che quanto più Rafael sorprenderà con le sue performances, tanto più crescerà il suo valore e sarà apprezzato e desiderato dai maggiori club mondiali…analogamente il suo ingaggio salirà e sarà poi veramente difficile per il Milan trattenerlo….Ci auguriamo che Maldini e Massara, con l’avallo della proprietà, utilizzino tutte le proprie capacità persuasive per convincere il nostro goleador a rimanere rossonero…..❤️🖤
amo il tuo articolo sul Milan! grazie di condividere il tuo talento con noi Milanisti! Adesso la testa deve rimanere sulla champions 🙂
Che goduria questo derby. Il Milan che sempre vorremmo vedere, dominante e straripante! Sapevo che non avrei dovuto preoccuparmi per questa partita, l’ inter non e’ la stessa dell’ anno scorso. Mentre noi abbiamo acquisito consapevolezza dei nostri mezzi. Leao, Magik Mike ( stesso livello di Courtois) Sandrino Tonali, Occhi di tigre Theo ( lui deve essere il nostro capitano) e Monsieur Giroud sono stati micidiali. Purtroppo sulla fascia destra siamo ancora deboli però. Messias, Saeleesmeker e Calabria non sono da Milan. E’ lì dove si sarebbe dovuto intervenire sul mercato. Meno male che Inzaghi non ha capito quale era il nostro punto debole. E dietro continuiamo a prendere gol. Tomori un po’ in ritardo sul 2′ . Contento per il rientro di Simon Kyaer. In generale comunque ho tanta fiducia anche per la Champions, se giochiamo come nel derby. Il campionato dara’ sorprese come ieri a Udine…ma ha detto anche un’altra altra cosa: siamo solo noi la vera squadra da battere. Sempre Forza Milan!
Pensavano di vincere facile, volevano dimostrare che noi “overperformiamo” che lo scorso anno non lo abbiamo vinto per merito nostro ma per demerito loro, che siamo stati il Leicester italiano, che i nostri avversari si sono scansati…ed evidentemente, per mantenere questa tradizione, lo hanno fatto pure loro.
La verità è che siamo una squadra , con un po troppi cali di tensione, ma quando siamo in palla non ce n’è per nessuno!
Bellissima vittoria in una stracittadina, se pensiamo a Maignan SIAMO IN BUONE MANI, ottimo l’atteggiamento della squadra nel momento dello svantaggio e la risposta vincente. Un piccolo tassello per far bene il proseguo degli appuntamenti, specialmente in chiave EUROPEA.