Sono giorni in cui è difficile parlare di sport considerando i drammatici fatti che scandiscono la nostra quotidianità.
Siamo passati dall’assillo della situazione pandemica all’angoscia per i venti di guerra in Ucraina. Così anche il calcio sembra fuori luogo, ma proviamo a guardare avanti.
A San Siro c’è stata una grande e sentita e dovuta manifestazione di pubblico, a sostegno dell’Ucraina. Toccante il video messaggio di Shevchenko proiettato sui maxischermi dello stadio a inizio partita.
Forza Andriy, siamo tutti con te e con il tuo popolo.
E così una semifinale di Coppa Italia è pur sempre una semifinale: se poi si tratta di un derby, la posta in gioco cresce molto.
I blasonati cugini alla fine non hanno nuociuto più di tanto, anzi hanno fatto pochino, senza impaurire la difesa del diavolo. Sembravano in riserva… spremuti come arance.
Se c’è stata una squadra che ha giocato da gruppo vero e che ha provato con più insistenza a vincere, quella è stata il Milan: poi dal dire al fare ce ne corre!
Quella brillantezza fisica e quella reattività recentemente smarrite si sono fatte rivedere: continua purtroppo a mancare qualità sotto rete, e non è un dato irrilevante.
La lucidità sotto porta dove è finita? Maledetto l’ultimo passaggio e maledetti i tiri nel sette: troppo confusi! Un tocco del signore in giallo poi non manca mai.
Dopo aver ritrovato il gioco, ora ci vorrà la cattiveria.
Ci manca come il pane un uomo decisivo: penso a Kakà, a Sheva, a Pippo, a Ibra di qualche anno fa: loro sì che avrebbero risolto una sfida così.
E Rebic che gioca per gli altri quando si ravvedrà? Florenzi invece, dopo qualche panchina di fila, dice ancora il suo perché.
In fin dei conti fino ad oggi il saldo derby stagionali ci vede in vantaggio: nota ancor più di merito, dato che i cugini sono la squadra campione, da battere!
Appuntamento con la sfida decisiva della Coppa nazionale ad aprile quando varrà per l’ultima volta la regola del gol in trasferta.
Chissà se per quell’occasione Ibra sarà tornato ad aiutare i compagni non solo come mental coach ma anche con i suoi piedini?
Ora torniamo a concentrarci sulla serie A con un impegno facile facile… e da lì potremo schiarirci le idee riguardo al finale di stagione.
Per chi ieri e’ stato allo stadio rivedere Andriy Shevchenko sara’ stato un tuffo al cuore. Un video messaggio commovente che ci fa sentire vicini al suo popolo. Speravo per un momento di poterlo rivedere in campo, sono convinto che ci avrebbe dato una mano…e quanto ci sarebbe servito! E’ mancato solo il gol, magari un suo gol, sarebbe stato apoteosico. Finalmente si e’ rivista una buona attitudine per lo meno, piu’ o meno tutti hanno cercato di dare il massimo. Rebic a parte…da recuperare presto! Alla fine il risultato ci da un piccolo vantaggio in vista del ritorno ad Aprile. E chissa’ in quella data come sara’ la classifica. L’ atteggiamento della squadra dovra’ essere lo stesso a Napoli, partita fondamentale per dare un pugno sul tavolo e dire che noi ci siamo fino alla fine. Sembra che ci sara Zlatan…sara’ una incognita. Adesso concentrati come non mai, a Napoli si puo’ vincere. Lo ha fatto lo Spezia, lo ha fatto l’ Empoli….giochiamoci questa finale senza paura. Sempre Forza Milan!