Sarebbe dovuta essere la partita del riscatto post uscita dall’Europa e invece è stata da… nebbia in Valfriulana. Sarà che l’Udinese è da anni la nostra bestia nera?!
Per di più il cambio di allenatore dei padroni di casa non ci ha certo agevolato, anzi. Ma noi abbiamo voluto esagerare… stando al loro gioco.
Dopo aver chiuso il sogno Europeo, avremmo dovuto subito mantenere vivo quello italiano. Udine deve suonare da ulteriore campanello d’allarme dopo i già recenti segnali.
Fondamentale è l’approccio alle partite! Non le affrontiamo più come sapevamo fare prima.
C’è gran lavoro da compiere sulla testa dei giocatori oltre che sulle gambe.
Dobbiamo imparare ad avvistare i pericoli. Regaliamo troppi gol, perdendo palla per troppa leggerezza, non da squadra matura. Troppe le sviste individuali che peraltro si erano già notate in tempi non sospetti.
Giochiamo spesso con il peso indietro e commettiamo errori tecnici non da Milan. Mettiamo poco ardore nel cercare di rimontare.
Il nostro centrocampo è andato in tilt e soprattutto senza velocità e senza gioco sulle fasce non si va da nessuna parte. Non c’è chi salti l’uomo.
Con linee di passaggio sbagliate e reparti slegati ci siamo rivelati inconcludenti. Non c’è più brillantezza e non ci sono idee, un tempo lontano giocavamo a memoria.
Milanello, abbiamo un problema. Siamo bolliti!
Calma piatta: sembrava di rivedere il Milan di Giampaolo e di Montella. Altro che il bel giocattolo rossonero visto a inizio stagione.
Dove sono i veri Brahim, Bennacer e Theo? Sarà il long Covid ad averli debilitati?
E il veterano Kalulu non renderebbe di più rispetto a questo Florenzi?
Per il gioco di Pioli poi sono fondamentali Leao e Rebic.
Altro che undici leoni; in campo c’erano undici pecore che sembravano catapultate lì casualmente.
Comunque, da come si era messa, teniamoci stretto il punto guadagnato: un miracolo dopo una simile prestazione. Udine ispira le rovesciate di Zlatan.
Senza il nostro totem braveheart dove saremmo? È lui che toglie le castagne dal fuoco e si dà la carica… “A quarant’anni faccio ancora la differenza, la classe non svanisce”!
Dobbiamo stringere i denti e ritrovare la continuità. Ora è necessario recuperare energie, idee e concentrazione per il prossimo big match alle porte.
Never give up! L’occasione per scuoterci c’è subito, basta volerlo.
Dobbiamo assolutamente rimetterci in corsa per il vertice e allontanare i concorrenti vicini: il sogno va cullato il più a lungo possibile.
E ci risiamo… film gia’ visto l’ anno scorso…e sempre poi con l’ inter…arrivare a Dicembre in reserva per poi essere scavalcati dai cartonati…che gia’ danno per scontato l’ ennesimo scudetto. I risultati sono figli di pianificazioni societarie. E’ mai possibile che delle squadre di testa alla classifica siamo sempre i piu’ bersagliati dagli infortunii? E’ mai possibile che Pioli non sia capace di capire che certi giocatori non possono essere schierati ( Bakayoko -Bennacer avevano gia’ fallito con il Sassuolo) e che Tonali doveva giocare dall’ inizio? Ma fa turn over per cosa? E mi sa tanto che la proprieta’ di sostituire Kyaer non ci pensa proprio. Andiamo bene. E’ allucinante che per salvarci da una impietosa sconfitta a Udine ( no dico Udine, no Barcellona) ci deve pensare un quarantenne? E questo sarebbe il Milan che punta allo scudetto? Si dira’ che siamo secondi a 1 punto ma Domenica potremmo stare a -4 . Il Napoli seppur decimato e’ sempre pericoloso e l’ inter bonta’ sua e’ aiutato dal calendario. Spero per Domenica di recuperare qualcuno in attacco e che Pioli impari a motivare chi va in campo. Adesso non avremo scuse. Giocando 1 volta a settimana dobbiamo arrivare carichi sempre. Altrimenti ci metteremo l’ anima un pace e speriamo di finire almeno 4′. Saluti e sempre Forza Milan
Peccato…però stavolta Mr Pioli ha secondo il mio punto di vista delle grosse colpe.
Innanzitutto le scelte iniziali a centrocampo, come si fa a puntare ad inizio gara sulla coppia Bakajoko-Bennacer dopo oltretutto averli visti all’opera contro il Sassuolo??? E vedere in panca Tonali mi rattrista molto….
Boh…sbagliare è umano ma perseverare è diabolico….
FORZA MILAN SEMPRE COMUNQUE !!!
La prestazione disastrosa di sabato è prima di tutto responsabilità di Pioli che, non solo ha “s”composto il centrocampo con Bajakoko ( un peso assurdo da sopportare per due anni ), e Bennacer, sottraendo alla squadra la visione di gioco di Tonali e la fisicità di Kessie ( nonostante non sia ai livelli dello scorso anno ) e poi di giocatori scarsi, tra l’altro ancora più inutili nel ruolo in cui vengono posizionati ( Krunic ). La società è latente, la massima dirigenza o non capisce di calcio o non ha vissuto l’èbbrezza di una vittoria in campionato o in tornei internazionali…tutto è affidato a Maldini e Massara che devono fare i conti con un bilancio esangue…..Cosa possiamo sperare da una situazione simile? Destinati a soffrire….